Fase operativa di attenzione ma si tratta di esplosioni attese
L’esplosione maggiore sullo Stromboli è stata registrata dai sistemi di monitoraggio e di sorveglianza del vulcano dell’Ingv di Catania e dell’Università di Firenze alle 5 di ieri mattina. Sono stati dichiarati il livello di allerta giallo e la fase operativa di attenzione.
Il dirigente generale della protezione civile siciliana, Salvo Cocina, con i tecnici e gli esperti dei dipartimenti regionale e nazionale, dell’Ingv, dell’Università di Firenze e con il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, sta seguendo l’evoluzione del fenomeno sin dall’inizio.
Nelle riunioni online svoltesi ieri tra tutti i responsabili del monitoraggio dell’intervento, sono state verificate le corrette procedure attivate ed è stato tuttavia disposto, a fini precauzionali, l’invio di tecnici del dipartimento regionale per rafforzare temporaneamente il presidio del Coa (Centro operativo avanzato), dove comunque è presente h24 il personale della Protezione civile siciliana.
Il fenomeno, identificato come “esplosione maggiore”, si caratterizza per un contenuto energetico superiore alle esplosioni stromboliane tipiche del vulcano, ma non attinge ai valori delle parossistiche verificatesi nell’estate del 2019 e produce effetti meno impattanti. Pertanto, così come da procedura, non doveva scattare l’allarme.
È importante ricordare a tutti le norme di comportamento che bisogna rispettare a Stromboli, essendo questo un vulcano attivo.
Si stimano circa due fenomeni l’anno di questo tipo negli ultimi 40 anni. Per questo motivo non si è attivato il sistema di allertamento acustico tramite sirene che, come comunicato dal Laboratorio di Geofisica Sperimentale dell’Università di Firenze, è correttamente in funzione ma il livello di intensità dei fenomeni registrati non è stato così alto da necessitare l’allarme.
Il sindaco Marco Giorgianni, ieri al Coa, ha confermato che sono state seguite tutte le procedure e le attività previste, in raccordo con la Prefettura di Messina, la Protezione Civile Regionale e Nazionale e in continua interlocuzione con la locale stazione dei Carabinieri, che prosegue, come sempre, un forte controllo e monitoraggio dell’attività vulcanica. “La situazione sull’isola, dopo la comprensibile e immediata preoccupazione, è tranquilla e ciascuno ha ripreso le proprie attività. Il livello di allerta non è variato a seguito degli eventi odierni e resta ferma l’interdizione al vulcano a partire dai 290 metri dal livello del mare. Ringrazio la nostra delegata Maria Cusolito, che ha seguito gli eventi nell’immediatezza, i volontari di Protezione Civile Comunale e del Vis di Stromboli che stanno svolgendo il loro ruolo con grande impegno e competenza, le guide vulcanologiche che si sono rese disponibili al sopralluogo nella parte sommitale del vulcano per verificare che non ci fossero trasgressori che si fossero avventurati oltre il limite stabilito e potessero essere in pericolo, e tutti gli uomini delle forze dell’ordine presenti a Stromboli”.