La parola d'ordine è: non abbassare la guardia
Sappiamo – almeno stando ai dati finora in nostro possesso – che i vaccini approvati proteggono, con due dosi, anche dalla variante Delta, sebbene in percentuali leggermente inferiori rispetto alla protezione fornita contro la variante Alpha (quella che a inizio anno chiamavamo in gergo Variante Inglese).
Considerando i vaccini approvati finora in Europa, un articolo in pre-print (quindi ancora da validare all’interno della comunità scientifica) propone delle stime di efficacia del vaccino Pfizer/BioNTech e del vaccino AstraZeneca contro le ospedalizzazioni da variante Delta: 88% di efficacia il primo, 67% il secondo, ma solo con la doppia dose, precisano gli autori. Si tratta di una stima – ripetiamolo – sui ricoveri, non sui contagi. Stando a quanto comunica Mosca, Sputnik V (usato anche a San Marino, in Serbia, Slovacchia, Ungheria, Moldavia, Macedonia e Montenegro) dovrebbe essere efficace al 90% contro la variante Delta.
Il governo indiano comunica invece che Covaxin e Covishield (usati in India) sarebbero anch’essi efficaci contro la variante Delta. Infine, anche la Cina rassicura che Sinovac protegge contro la variante Delta.E mentre i grandi stati si palleggiano il primato del miglior vaccino,il mondo resta a guardare,auspicandosi che il protocollo vaccinale non sia un’ ennesima tappa momentanea,ma possa essere la fine di una battaglia che vorremmo tutti considerare Vinta.