Il consigliere comunale chiede al Consorzio Autostrade di prevedere un servizio di assistenza agli automobilisti, in grado di alleviare i disagi delle file chilometriche
Arriva l’estate e per chi si muove sulla A20 tra Messina e i centri tirrenici inizia l’incubo. Ogni anno il copione purtroppo si ripete. Lunghissime code in autostrada, soprattutto tra i caselli di Rometta, Villafranca e le uscite di Messina. Gli automobilisti si ritrovano costretti a infinite code per percorrere una tratta di pochi km, i disagi sono infiniti e soprattutto negli orari di punta la situazione rischia di diventare ingestibile.
Per questo motivo il consigliere comunale di Sicilia Futura, Nino Interdonato, ha scritto al presidente ed al direttore generale del Consorzio Autostrade Sicilia, Rosario Faraci e Salvatore Pirrone, invitandoli ad indicare per tempo le modalità operative per dare soccorso agli utenti che, purtroppo quasi sicuramente, resteranno imbottigliati nella tratta autostradale che da Messina porta al casello di Ponte Gallo e viceversa.
“Da anni assistiamo alle chilometriche file che si generano lungo la galleria “Telegrafo” dell'autostrada Palermo/Messina, a causa del restringimento della carreggiata dovuto alle note criticità infrastrutturali – ricorda il consigliere Interdonato – e visto che nel periodo estivo ed in occasione dei controesodi, gli automobilisti si vedono costretti a rimanere incolonnati per diversi chilometri fermi nelle proprie autovetture, con temperature torride. Chiedo ai massimi rappresentati della Rete autostradale siciliana di dotare la tratta antistante la “galleria Telegrafo” di un servizio di assistenza agli automobilisti, in grado di alleviare i disagi delle file chilometriche, fornendo acqua potabile e supporto essenziale ai viaggiatori, come già accaduto in altre tratte autostradali italiane afflitte dalle medesime problematiche”.
Ogni anno il copione si ripete. Ci avete annoiato, anche se avete ragione. Ma tanto, al CAS non frega proprio un cas…
Ogni anno il copione si ripete. Ci avete annoiato, anche se avete ragione. Ma tanto, al CAS non frega proprio un cas…