Il vice presidente nazionale di Sos Impresa sottolinea che rompere il silenzio è l'unica arma contro il racket
“Gli arresti per estorsione eseguiti dai Carabinieri nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di aver minacciato e aggredito alcuni proprietari di terreni di Montalbano Elicona, è un ennesimo importante segnale della presenza costante dello Stato sul territorio messinese e nebroideo”.
Il giorno dopo il blitz dei Carabinieri nel centro montano, dove un’intera famiglia di allevatori è finito in manette perché cercava di appropriarsi dei terreni di altri, il movimento antiracket ricorda che è fondamentale la denuncia delle vittime, per liberarsi del giogo del pizzo, di ogni genere. Così Giuseppe Scandurra, vice presidente nazionale di Sos Impresa- Rete per la legalità, commenta gli arresti.
“Il nostro ringraziamento va alle Forze dell’Ordine, nello specifico ai
Militari dell’Arma dei Carabinieri, ed agli organi giudiziari di
Barcellona Pozzo di Gotto. Ancora una volta si ribadisce il valore fondamentale delle denunce delle vittime. Sos Impresa – Rete per la legalità, attraverso il proprio coordinamento regionale, sarà come sempre al fianco di queste vittime così come di tutti coloro i quali con la denuncia hanno contribuito nel passato e contribuiscono ogni giorno in maniera decisiva affinché si ponga fine a intimidazioni e vessazioni ai danni di persone e lavoratori onesti”, conclude Scandurra.