L'Iva non pagata dall'Atm, assolto l'ex dg Claudio Conte

L’Iva non pagata dall’Atm, assolto l’ex dg Claudio Conte

Alessandra Serio

L’Iva non pagata dall’Atm, assolto l’ex dg Claudio Conte

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martedì 17 Novembre 2015 - 15:53

Il giudice di primo grado ha dato ragione all'ex direttore generale chiamato in causa per l'Iva non iscritta in bilancio. Decise inoltre 2 condanne e due assoluzioni per i casi di assenteismo all'azienda di via La Farina.

Era stato uno dei principali terreni di attacco all'operato del direttore generale dell'Atm "defenestrato" Claudio Conte. Oggi la vicenda giudiziaria si chiude con un'assoluzione totale in primo grado. Il verdetto è del giudice monocratico De Francesco che ha assolto il city manager dall'accusa della mega evasione fiscale Iva contestata all'azienda di via La Farina. Conte, difeso dall'avvocato Carmelo Scillia, ha prodotto in aula la stessa documentazione inviata in risposta alla Guardia di Finanza che nel 2012 contestò all'azienda l'evasione di 35 milioni di euro, sostenendo la regolarità delle operazioni contabili. Il giudice sembra avergli dato ragione. Comune. Ovviamente opposto il parere del direttore generale dell’azienda.

"La materia della non assoggettabilità all’Iva dei contributi pubblici erogati in favore delle aziende speciali, in assenza diformalizzazione di un contratto di servizio, è questione ormai pacifica nel rapporto tra Comuni, aziende ed amministrazione finanziaria", aveva chiarito Conte. L’Iva andrebbe pagata in caso di contributo pagato proporzionalmente al servizio erogato, ma così non è mai stato. Conte ha provato a dimostrarlo spiegando come i fondi trasferiti dal Comune all’Atm siano rimasti bloccati alla stessa cifra, circa 13 milioni di euro, dal 1999 al 2012.

Mentre il giudice De Francesco leggeva la sentenza di assoluzione di Conte, in un'altra aula un altro giudice definiva un altro dei tanti processi relativi all'Azienda trasporti municipalizzata. In questo caso alla sbarra c'erano alcuni dipendenti finiti nel mirino dei controlli antiassenteismo effettuati anni addietro dai carabinieri. Il giudice ha condannato a 6 mesi, pena sospesa, due dipendenti accusati di un singolo episodio non prescritto – un giorno di assenza inguistificato cioè – ha assolto nel merito altri due dipendenti e dichiarato la prescrizione delle accuse per tutti gli altri.

A differenza che nel processo a Conte, qui l'Atm era parte civile, assistita dall'avvocato Vittorio Di Pietro.

(Alessandra Serio)

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