Presentato il progetto “E adesso parlo io”, promosso dalla Soprintendenza

Presentato il progetto “E adesso parlo io”, promosso dalla Soprintendenza

Laura Giacobbe

Presentato il progetto “E adesso parlo io”, promosso dalla Soprintendenza

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sabato 27 Giugno 2015 - 19:04

Tosi Siragusa propone una piece giocata sul ruolo della donna e sulla lotta per la riappropriazione del genio negato

Si è svolta venerdì mattina la conferenza stampa di presentazione del progetto teatrale “E adesso parlo io – Confessioni di artiste ed eroine, sogno o realtà al castello di Montalbano”, promosso dalla Soprintendenza ai BB CC e AA di Messina in collaborazione con il Comune di Montalbano Elicona ed ammesso al finanziamento regionale. Alla presenza del soprintendente Rocco Scimone e del sindaco di Montalbano Filippo Taranto, l’evento è stato presentato daTosi Siragusa, dirigente responsabile dell’UO “Gestione del Demanio Culturale”, nonché autrice del testo teatrale ed ideatrice del progetto stesso. La piece teatrale, giocata sul ruolo della donna e sulla lotta per la riappropriazione del proprio genio negato, si basa su quindici monologhi attribuiti ad altrettante figure femminili della storia, realmente esistite o immaginarie. Da Silvia Plath a Rossella O’Hara, da Cleopatra a Janise Jopline, il testo ripercorre i destini di queste donne esemplari, portatrici di un messaggio di rivalsa nei confronti di una società che ne ha sempre sottodimensionato i talenti e le svilito le potenzialità. Nella sua appassionata esposizione l’autrice ha descritto la genesi del progetto e le fasi che hanno condotto alla sua realizzazione. “Il progetto è frutto di un lungo periodo gestazionale” ha detto la Siragusa, rivelando come la lettura del saggio di Virginia Woolf "Una stanza tutta per sé", sia stata per lei fonte di ispirazione, da cui è scaturita una sua profonda riflessione sulle difficoltà che, nell’arco della storia, le donne artiste hanno dovuto fronteggiare per poter raggiungere l’affermazione personale. Questo lungo percorso di analisi ha prodotto dapprima la poesia dal titolo “Le mutazioni delle donne”, e dopo qualche anno il testo teatrale, che vedrà la luce domani sera nel suggestivo scenario del castello aragonese di Montalbano. Passaggio fondamentale, in direzione della creazione dello spettacolo, fu l’incontro con il regista Gaetano Lembo e l’inizio della collaborazione che nel Gennaio 2015 portò all’avvio dei lavori, con la scelta del cast e della location, nientemeno che nel borgo più bello d’Italia. “Ma non è stata che una fortuita coincidenza” ha affermato la Siragusa. “Montalbano era già la sede prescelta, non fosse altro che per la definizione che ne dà Esiodo nella Teogonia, di regno delle muse.” Per l’obiettivo dell’autrice, moderna don Chisciotte desiderosa di sanare i torti e restituire alle sue eroine il riconoscimento loro negato, non vi era dunque luogo più idoneo di quello. Insomma, “un progetto nato sotto una buona stella”, per dirlo con le parole del regista, che si dichiara a sua volta soddisfatto della collaborazione, tanto con gli interpreti quanto con l’ideatrice. “Non capita tutti i giorni la possibilità di confrontarsi con un autore vivente, pronto a sciogliere tutti i nodi interpretativi. Oltretutto il testo di Tosi è di notevole caratura artistica”. Poi scherza sul paradosso di un regista uomo che parla di temi al femminile. “Personalmente l’ho sempre trovato stimolante. Del resto l’artista è una creatura quasi androgina, che per sentirsi completa ha bisogno di sviluppare ogni sua parte, il lato maschile come il femminile”. Ma Lembo insiste anche sulla difficoltà di rendere un numero tanto elevato di personaggi e sulla ricerca di una chiave interpretativa che, pur rispettando l’autenticità di ognuno di essi, possa dare l’idea della coralità. Grande merito viene attribuito sia alle tre interpreti (Martina Minissale, Melania Puglisi ed Elisa Franco), che alla danzatrice e coreografa Sally Gerald, le cui esibizioni accompagnano la rappresentazione sulle note delle arpe celtiche del “Duo Gemelle Palazzolo”. L’aria di generale entusiasmo, che si respira nella sala conferenze del castello aragonese, è evidente anche nelle parole delle autorità. “Il Castello non è soltanto un luogo di grande interesse archeologico, ma è quasi un luogo sacro per Montalbano” afferma il sindaco Filippo Taranto, sollecitato circa il conferimento della nomina di Borgo dei Borghi. “La collaborazione con la Sovrintendenza risulta fondamentale nelle promozione e rivalutazione del territorio, ed attraverso iniziative come i lavori di ristrutturazione, la creazione del museo di armi antiche e l’organizzazione di eventi culturali, ha l’obbiettivo di restituire il borgo ai suoi abitanti, ma anche di farlo conoscere, affinché la vittoria di Montalbano sia la vittoria della Sicilia”. Tosi Siragusa prosegue sottolineando la valenza degli intenti dell’evento, citando in particolare, oltre alla promozione territoriale, la finalità didattica, promossa attraverso le presentazioni realizzate nei castelli di Spadafora e Bauso (Villafranca Tirrena), e presso la Badiazza di Messina, con la collaborazione del Prof. Ramires che ha tenuto una Lectio Magistralis sul mito. La stessa inoltre ribadisce l’importanza di ridare lustro al teatro intimista, ad oggi un genere ancora fortemente di nicchia. In chiusura, un pensiero va alla contemporaneità ed alle difficoltà a cui ancora oggi le donne devono far fronte per preservare un proprio spazio e poter essere soggetti attivi e partecipi in prima persona nella società. L’autrice conclude sottolineando la necessità per le donne di oggi di “essere risolute e determinate per non farsi sopraffare” e proseguire nell’arduo compito di affermare i valori dell’ “essere” in un mondo dominato dai controvalori dell’ “apparire”.
Laura Giacobbe

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