Tra tradizione e festa, l’associazione, sulle note della katabba, porta avanti l’antica tradizione e propone ai visitatori un viaggio nel tempo
Un weekend all’insegna della tradizione e della storia, dove il ritmo di campane e tamburo scandiscono l’alba e il tramonto di ogni giornata.
Monforte San Giorgio si prepara a vivere le tanto attese giornate della Katabba, in cui si ricorda l’ingresso del Conte Ruggero d'Altavilla e la liberazione dalla dominazione araba.
Il borgo medievale si anima al suono della “Katàbba” (derivazione dal greco Katabasis-discesa o dall'arabo Qataba-adunata o da entrambi), un’affascinante sonata tradizionale eseguita dal campanile della Chiesa di Sant'Agata e composta dal succedersi di ritmi realizzati da campane e tamburo. Per ben venti giorni, all’alba e al tramonto, per le vie di Monforte San Giorgio risuona il suggestivo concerto di campane e tamburo che con venticinque ritmi diversi, affidati all'estro degli esecutori inerpicati sul campanile, rievoca l'arrivo del messaggero degli Altavilla: il trotto dei cavalli, il passo felpato del cammello su cui, secondo la leggenda, avanzava Ruggero e la fuga dei Saraceni.
Sullo sfondo di questa magica atmosfera, l’Associazione Katabba , come ogni anno, propone due importanti e ricche giornate in cui prendono vita i racconti lontani tramandati di padre in figlio.
Sabato 28, dalle 17:30, in programma giocolieri, artisti di strada, musici, mangiafuoco, visite guidate al patrimonio artistico, officina del conio, menù e spettacoli medievali Domenica 29 si inizia alle ore 10, presso la chiesa S.S. Trinità, con il “gran concilium dei katabbari” con la katabba tra storie e leggende. In programma poi animazione in costumi storici, investitura dei cavalieri, tiro con l’arco, falconieri in festa e l’importante gran corteo storico, in programma alle 15:30.