La struttura storica recuperata, dopo i murales, si arricchisce delle opere del maestro di Furnarì, 15 giare uniche dipinte con scorci della Sicilia.
La Sicilia nei suoi scorci più suggestivi, rappresentati nel più tradizionale dei suoi materiali, la ceramica. L’arte e il paesaggio sono stati i fili conduttori della stagione estiva della tonnara di Oliveri, che questa estate è stata arricchita dall’esposizione delle opere di Santino Famà. L’artista di Furnari ha scelto proprio il residence che è il centro dell’animazione di Oliveri per esporre le sue 15 giare in terracotta.
Poste su un piedistallo in un tappeto d’erba e tra rigogliose palme, i dipinti sulle giare raffigurano siti meravigliosi tra cui: il teatro greco di Taormina, le Saline di Mozia, il Politeama di Palermo, la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi di Agrigento, Calajunco di Panarea, Cefalù, lo Stretto di Messina, la Tonnara di Scopello, il Tempio di Venere di Erice, il rosone dell’Amore della Villa Romana di Piazza Armerina, il castello di Donnafugata di Ragusa, la Fontana Aretusea di Siracusa. All’ingresso della struttura, spiccano d’impatto sopra due colonne, a sinistra una bella rappresentazione della “Trinacria” ed a destra la rappresentazione del mito di Colapesce.
La serata inaugurale dell’esposizione si è svolta lo scorso 14 luglio, aperta dall’avvocato Antonino Centorrino, responsabile dell’animazione artistica della Tonnara.
“E’ un evento di grande rilevanza socio – turistica – ha spiegato Centorrino – che non serve solo ai tanti turisti ma anche a fini socio-didattici”
"Insieme ai murales già realizzati nella struttura, tra i quali soprattutto la rappresentazione della prima guerra punica su una parete di circa otto metri, svoltasi nel 263 a.c. tra le frontistanti acque di Milazzo e delle isole Eolie, e mantenuti in esposizione permanente, costituiscono stimolo e risorsa per tutti”, gli fanno eco gli avvocati Antonino Giacobello e Antonio Palumbo, responsabili della struttura.