L’evento si è concluso alla Marina Del Nettuno con un quick dinner che ha visto protagonisti il presidente Enrico Derflingher e lo chef Caliri.
Portare in alto il nome della città con tutte le manifestazioni legate alla gastronomia. Questo l’obiettivo che ormai da tempo porta avanti lo chef Pasquale Caliri che è stato protagonista insieme allo chef Enrico Derflinher, di una convention di alta cucina.
L’evento si è svolto presso la Marina Del Nettuno alla presenza del presidente della Comet Ivo Blandino, di numerosi chef siciliani, tra cui il vice presidente Maurizio Urso, ed il neo nominato delegato Giovanni Porretto insieme allo chef Giuseppe Triolo a coadiuvarlo.
“Siamo la porta della Sicilia – ha detto con orgoglio lo chef Pasquale Caliri – e quindi siamo felici di fare da ingresso anche a tutte le manifestazioni legate alla gastronomia che portino alto anche il nome della nostra città, da tempo siamo impegnati nell’ambizioso progetto di rilanciare la nostra provincia sotto i riflettori dell’alta cucina internazionale”.
L’evento si è concluso con una cena veloce realizzata a quattro mani da Caliri e Derflingher, chef della Casa Reale Inglese e della Casa Bianca. Per l’occasione i due chef si sono cimentati in uno scambio di ruoli che ha visto Caliri cimentarsi con un piatto a base di carne, mentre Derflingher con un piatto di pesce.
Protagonista della cena il famoso risotto “Regina Vittoria”,con cui lo chef Enrico Derflingher si è guadagnato i complimenti della Regina Elisabetta. Mentre lo chef della Marina Pasquale Caliri si è cimentato in un piatto a base di faraona, sedano rapa e perlage tartufo, oltre che a un semifreddo al cioccolato, gelato al pepe rosa e streusel di spezie.
Inoltre l’incontro ha posto le basi per un futuro di progetti della celebre associazione di cuochi europei in Sicilia, tra cui un evento di rilevanza internazionale proprio a firma Eurotoquotes che si svolgerà fra qualche mese.
Alla fine della cena si è svolta la consegna a Pasquale Caliri del Codice D’Onore firmato dal presidente e da Paul Bocouse.