Arte, cultura, spettacolo e solidarietà. Una lunga serie di eventi che hanno allietato i visitatori fino a tarda notte
Tanti visitatori e largo consenso. La notte bianca salicese è nata da un’idea del consigliere della VI Circoscrizione, Nunzio Cardullo, con l'organizzazione della Banda Musicale di Salice, per far conoscere meglio le bellezze storico culturali del luogo e soprattutto per denunciare e sottolineare la necessità di creare un’ alternativa alla grave problematica legata alla viabilità, che purtroppo il villaggio si trova ad affrontare soprattutto nel periodo estivo e nelle festività.
Nonostante la grande difficoltà nel reperire un posto auto, i salicesi sono riusciti a liberare la via Principe Umberto dalle proprie macchine, con il supporto e la vigilanza dall’incaricato del posto, responsabile alla viabilità in occasione dell’organizzazione, Pietro Mazzeo, insieme all’associazione di volontari dell’Anc.
La manifestazione è stata inserita nel calendario del ferragosto messinese, patrocinata dal Comune di Messina, dalla VI Circoscrizione e in collaborazione con la Parrocchia S. Stefano Juniore di Salice amministrata da don Peter Depradap, che per l’occasione ha lasciato aperte ai visitatori le tre Chiese di altissimo valore storico culturale che al loro interno custodiscono opere altrettanto importanti, illustrate magistralmente da giovani ciceroni salicesi. La serata è stata sponsorizzata da diverse attività locali e non. Inoltre non solo cultura, arte e spettacolo ma ancor di più la notte bianca salicese si è pregiata di ospitare la sezione messinese della Fondazione della Fibrosi Cistica, presieduta da Mariagrazia Camiolo, fra l’altro originaria di Salice, e il presidente dell’Avis Messina, Francesco Previte, che ha fornito il supporto medico durante lo svolgimento della serata. Era presente anche un’autoemoteca per la sensibilizzare la popolazione al nobile gesto della donazione del sangue.
Numerose sono state le iniziative che hanno caratterizzato l’evento, l’inaugurazione della serata è avvenuta con la sfilata nella via principale della banda musicale di Salice gemellata con quella di Spadafora guidate dal Maestro Francesco Celona, inoltre hanno allietato con la loro musica, arte e giocoleria gli artisti di strada coordinati da Antonio Ramires, gli appassionati hanno potuto ammirare le auto storiche e vespe collocate di fronte alla scuola elementare. Due i punti principali dove i numerosi visitatori hanno assistito a performance artistiche: nella piazza canonica si sono esibite numerose scuole di ballo e cantanti, presentati da Maria Proscia, nella stessa piazza si è tenuta la premiazione del concorso interno denominato “Affacciati all’arte”, ben curato dai giovani Arianna e Federico Lotta , concorso che ha visto i partecipanti addobbare con fiori o altro materiale anche di riciclo il proprio balcone o finestra. La giuria, formata da Rosaria Catania, Cecilia Caccamo e Patrizia de Gargano, ha dato una menzione speciale per i particolari e originali addobbi floreali creati con oggetti di riciclo in tutta la via Principe Umberto a Domenico Cardullo insieme a Salvatrice Feminò. Notevole interesse hanno suscitato anche i mercatini artigianali organizzati insieme a Lina Feminò.
Nel secondo punto, in piazza Chiesa, si sono esibiti poeti di grande fama che, decantando le loro poesie, ha ottenuto grande successo; altro trionfo di applausi e pubblico per il cantante salicese Salvatore Calogero, che ha incantato e fatto ballare tutti i presenti durante la sua melodica e esilarante esibizione. La zona storica del villaggio è stata allestita con opere d’arte di numerosi espositori locali, sotto l’egida dei responsabili Marlen Feminò, Enza Velardi e Mario Lotta, che hanno organizzato il tutto con passione occupandosi persino della semplice ma tanto importante pulitura delle viuzze. Inoltre nel punto degustazione, Maria Grazia Impalà e Gabriella Celona, con piparelli e malvasia, hanno deliziato il palato di tutti i passanti. Visto il buon esito della notte salicese, visto il grande consenso ricevuto dalla popolazione locale che non ricordava il villaggio cosi sgombero dalle macchine, e senza transito, da almeno cinquant’anni, gli organizzatori sperano che anche il prossimo anno si possa ripetere, con l’auspicio che anche le amministrazioni possano supportare e attenzionare ancora di più iniziative come queste.
