Ex assessore regionale Croce assolto dalla Corte dei Conti

Ex assessore regionale Croce assolto dalla Corte dei Conti

Alessandra Serio

Ex assessore regionale Croce assolto dalla Corte dei Conti

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sabato 18 Marzo 2023 - 10:49

Al messinese era stata contestata la nomina di Vazzana a direttore generale dell'Arpa

Non ci fu alcun danno erariale nella vicenda al vaglio della magistratura contabile con al centro il messinese Maurizio Croce. L’ex assessore regionale, riconfermato ai vertici della struttura commissariale del Territorio dal Governatore Schifani, era accusato di danno erariale per 462.175 euro, ovvero la retribuzioni da tecnico, in relazione alla nomina di Francesco Vazzana come direttore generale dell’Arpa Sicilia.

Il giudizio era stato promosso dalla Procura sulla base della sentenza con cui il Tribunale di Palermo aveva dichiarato illegittima la nomina di Vazzana, accogliendo il ricorso proposto da un partecipante alla procedura di selezione.

Nello specifico, la Procura Contabile contestava la legittimità della nomina del Vazzana perché non aveva rivestito per almeno un quinquennio il ruolo di direttore tecnico o amministrativo di “enti o aziende pubbliche o private di dimensione economica e strutturale assimilabile a quella dell’ente interessato dello svolgimento dell’incarico”, requisito essenziale per la nomina.

Secondo l’ipotesi della Procura, Croce aveva favorito la nomina di Vazzana per una presunta amicizia. voluto sostanzialmente indirizzare la nomina di Vazzana in ragione di un pregresso legame di amicizia. Una nomina “dannosa”, secondo i magistrati, per l’ente, perché di un soggetto sprovvisto dei requisiti normativamente previsti per lo svolgimento dell’incarico.

Croce, assistito dagli avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Ester Daina, ha contestato sotto più aspetti la citazione della Procura con apposita comparsa di risposta. In particolar modo, il team legale ha evidenziato l’insussistenza dell’elemento psicologico della colpa grave, rilevando che l’applicazione del requisito esperienziale citato dalla Procura risultava quantomeno controversa con rifermento alla nomina del Direttore Generale dell’Arpa.

Inoltre, i difensori di Croce hanno evidenziato come la nomina di Vazzana non fosse stata condizionata da presunti legami amicali, ma dall’esperienza maturata dal manager nel delicato settore delle verifiche di impatto ambientale che aveva condotto l’assessore, sulla base di una scelta altamente discrezionale e di carattere fiduciario, a conferirgli l’incarico.

I legali di Croce hanno inoltre precisato che le ragioni sottese alla nomina erano state puntualmente indicate nella parte motiva del decreto di conferimento dell’incarico in questione.

La Corte dei Conti, condividendo le tesi difensive, ha assolto Croce dall’addebito mosso dalla Procura, rilevando l’insussistenza dell’elemento soggettivo della colpa grave e condannato l’arpa alla refusione delle spese legali. Lo stesso giudice contabile ha affermato il carattere fiduciario della nomina ed ha altresì ritenuto ampiamente e adeguatamente motivata la designazione del di Vazzana.

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