Ex inceneritore di Pace. La Regione dà ok a impianto per deposito di percolato

Ex inceneritore di Pace. La Regione dà ok a impianto per deposito di percolato

Marco Ipsale

Ex inceneritore di Pace. La Regione dà ok a impianto per deposito di percolato

martedì 14 Febbraio 2023 - 11:45

La potenzialità massima autorizzata è di 300 tonnellate, suddivisa in 6 serbatoi

La richiesta di Valutazione d’impatto ambientale era stata inviata il 21 gennaio 2020 mentre pochi giorni fa, l’8 febbraio 2023, Messina Servizi ha inviato il progetto aggiornato.

La Regione (Assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti, firma della dirigente Rosalba Consiglio), con decreto numero 80 del 9 febbraio 2023, ha dato l’autorizzazione unica a Messina Servizi, valida dieci anni, per la realizzazione di un impianto per il deposito preliminare di percolato, proveniente dall’ex discarica di Portella Arena, all’ex inceneritore di Pace, già interessato da altro progetto per il riciclo dei pannolini.

300 tonnellate in 6 serbatoi

“La potenzialità massima autorizzata – si legge nel decreto – è pari a 300 tonnellate suddivisa in 6 serbatoi circolari in Hdpe (polietilene ad alta densità, ndr) rinforzato da 60 metri cubi (fattore di riempimento 80%) cadauno ubicati all’interno della vasca stessa, alimentati in riempimento da una tubazione in Hdpe di diametro 63 millimetri dai pozzetti di raccolta percolato ubicati al piede della discarica di Portella Arena”.

La localizzazione del deposito è prevista “all’interno della vasca dell’ex inceneritore di Pace, utilizzata negli anni di gestione dell’inceneritore per l’accumulo di rifiuti urbani e dei relativi liquidi di percolazione”.

Gli adempimenti

Tra gli adempimenti da seguire, “dovranno essere previsti idonei sistemi di gestione degli sversamenti; la società, prima dell’avvio dell’esercizio, dovrà far pervenire a questo Ufficio ed a tutti gli enti interessati copia del Piano di Monitoraggio e Controllo vidimato da parte di Arpa Sicilia; deve verificare la provenienza dei rifiuti; vige il divieto di miscelazione di rifiuti”.

La Città Metropolitana di Messina ed Arpa Sicilia “effettueranno un sopralluogo presso l’impianto al fine di verificare la conformità dello stesso alla presente autorizzazione, trasmettendo gli esiti al Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti”.

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