Il sottosegretario rinvia la soluzione normativa che le risposte sulle risorse. E il governo fa scena muta in Commissione
Di risposte certe sulle risorse, a dispetto di quanto dichiarato venerdì scorso nell’incontro a Palazzo dei Leoni con sindacati e lavoratori (leggi qui), neanche l’ombra. C’è invece il replay di un annuncio per il sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa (M5S) dopo l’incontro con i responsabili degli uffici della Ragioneria Generale dello Stato e il Ministro dell’Economia Giovanni Tria.
Venerdì scorso Villarosa aveva annunciato che al ministro avrebbe chiesto la possibilità di dividere con la Regione Siciliana il contributo alle ex Province: ovvero 55 milioni di euro sui 112 milioni complessivi per evitare che gli Enti intermedi finiscano al default, come già accaduto con Siracusa.
Quanto all’iter normativo da seguire, sempre venerdì, il sottosegretario Villarosa aveva annunciato che si sarebbero potute individuare diverse strade, escludendo in linea di massima il decreto.
Leggendo il comunicato diramato nel pomeriggio sembra di assistere ad un deja vu, perché si tratta di un secondo annuncio.
“Nel corso del
confronto sono state approfondite tutte le possibili ipotesi di soluzione per
le problematiche che affliggono le ex Province siciliane- scrive Villarosa– riscontrando la fattiva disponibilità di tutti i presenti a predisporre una serie
di misure di carattere normativo per consentire agli Enti in difficoltà
finanziaria di chiudere i bilanci utilizzando, in deroga alla normativa
vigente, gli avanzi e in tal modo poter utilizzare gli stanziamenti in conto
capitale di provenienza ed entità certe.
Tale proposta normativa verrà veicolata in un apposito provvedimento d’urgenza”.
Il sottosegretario che venerdì scorso escludeva di poter procedere con decreto d’urgenza (“non ci sono i presupposti”), nonostante l’esistenza di un ddl presentato sin da luglio da Forza Italia, primo firmatario Nino Germanà, adesso individua come possibile questa soluzione, ma quanto alle certezze sui 55 milioni da versare alle casse delle ex Province (la Regione ha già annunciato che a marzo provvederà a fare la sua parte), nessun dettaglio ma soltanto un nuovo rinvio: “Nell’incontro con il Ministro Tria è emersa un’ulteriore ipotesi di lavoro che, attraverso un’intesa a breve con la Regione Siciliana, in sede di Conferenza Unificata, consentirebbe alle ex Province di fare affidamento su risorse che verrebbero sbloccate per far fronte alle prime necessità di carattere finanziario; un’iniziativa che consentirebbe di dare, dunque, maggiori risposte alle necessità del territorio”.
Insomma di soldi neanche l’ombra, mentre l’orizzonte della soluzione alla criticità viene spostata nel tempo attraverso giri di parole.
Nel frattempo in Commissione Bilancio Bellachioma relatore del ddl con il quale si chiede l’abolizione del prelievo forzoso, ha illustrato nel dettaglio la proposta. Al grido di disperazione delle ex Province siciliane, uniche in Italia ad agonizzare, il governo in Commissione ha risposto rinviando alla prossima settimana la questione per “approfondire” la tematica.
Non le manda a dire il parlamentare Nino Germanà: “All’incontro di venerdì non credo di essere stato il solo a non capire come il sottosegretario Villarosa intenda risolvere il grave problema economico in cui versano le nove province siciliane. L’unica cosa chiara riguardava la tempistica. E cioè lunedì 25 avrebbe dovuto dipanare la matassa e invece, ‘tale proposta normativa – dice oggi il sottosegretario – verrà veicolata in un apposito provvedimento d’urgenza’. Probabilmente è un mio deficit di comprensione ma continuo a non capire cosa si intenda con il termine provvedimento. Un decreto legge o un emendamento a una legge in discussione in Parlamento? Una cosa è certa, oggi in Commissione bilancio alla Camera dopo che il relatore ha illustrato la proposta di legge che mi vede come primo firmatario il governo ha fatto scena muta”.
Se la tempistica del governo nazionale è questa le ex Province dovranno attendere a lungo, anche perché, a quanto pare non è chiaro neanche agli esponenti del governo cosa fare esattamente, nonostante sia il sindaco De Luca, che i sindacati, che i parlamentari siciliani di Forza Italia, abbiano proposto soluzioni percorribili anche sul fronte normativo.
De Luca al momento si è limitato a dire “pur non avendo compreso nello specifico la soluzione individuata e lo strumento da utilizzare per salvare tutte le ex Province siciliane prendo atto delle dichiarazioni del Sottosegretario Villarosa, certo che non si tratti dell’ennesimo annuncio e che la proposta sarà supportata e seguita da fatti immediati e concreti”.
Finora a mancare sono stati i fatti, sia immediati che concreti. Quanto gli annunci, siamo al bis….
Rosaria Brancato
inutile e borioso personaggetto per ora in auge , ma a bugie tutti uguali a GGIGGINU nciuriatu o statista ed ex bibitaru