"Basta con le fake news. Abbiamo chiesto 284 milioni di euro ma il Ministero ha risposto che sono disponibili solo 140. E a fine anno cancellano il prelievo forzoso"
“Guardi io ero, sono e sarò un sicilianista convinto e lo dimostro con i fatti. Non appena ci siamo insediati, sin dalla fine del 2017, con Musumeci abbiamo iniziato una battaglia per l’affermazione dei diritti delle Ex Province, ed in quel periodo non mi pare si sollevarono tutte queste voci di esperti…..” Il vice presidente del governo regionale, nonché assessore al bilancio Gaetano Armao non ci sta a passare per chi ha scelto una linea arrendevole e spiega come sono andate le cose.
“Non mi piacciono le fake news che girano per adesso….preferisco i fatti reali-prosegue- Ricordo a tutti che questo governo regionale ha impugnato il precedente accordo siglato da Crocetta con Renzi e che noi abbiamo sempre contestato il prelievo forzoso. Da soli abbiamo portato avanti questa battaglia che nel dicembre 2018 ci ha condotti a firmare un accordo con il ministro Tria che consentirà, entro la fine di quest’anno, la cessazione del trattamento discriminatorio verso le Ex Province siciliane, per non parlare poi dei 500 milioni di euro previsti”.
L’accordo raggiunto con Roma a dicembre 2018 si articola in una serie di step, il primo dei quali riguarda proprio le sorti delle ex Province, per le quali la giunta Musumeci si è mossa non appena è esplosa la crisi con la dichiarazione di dissesto dell’ex provincia di Siracusa. Armao sa bene che 100 milioni non risolvono il problema, ma è quanto c’è disponibile in questo momento.
“C’è un detto: mentre i medici discutono il malato muore. Per questo ci siamo mossi in tempo. Abbiamo chiesto 284 milioni, nessuna proposta al ribasso. La cifra richiesta dalla Regione Siciliana è stata di 284 milioni, ma gli uffici del Ministero ci hanno risposto che non ci sono risorse e che l’unica somma disponibile era 140 milioni. Tanto che altri 10 li hanno messi loro per arrivare a 150. Quindi saranno 100 milioni per le Ex Province ed altri 50 destinati al Trasporto pubblico locale, somme che indirettamente andranno ai Comuni”.
Il vice presidente spiega poi che il 27 marzo scorso nel corso di un’audizione alla Camera dei deputati è stata la Corte dei Conti a pronunciarsi in merito, sostenendo che è questa la cifra che basta per il fabbisogno delle ex Province per il 2019 (infatti basta per la sopravvivenza ma non per aprire i cantieri).
“Questa comunque è una fase intermedia – continua l’assessore Armao- Non ho dubbi che a settembre l’intesa avrà degli sviluppi.
Nel frattempo ci sono altri 540 milioni di euro per manutenzione strade e scuole che sono risorse di grande importanza. Fare altri discorsi con finalità politico elettorali è dannoso. Le elezioni sono finite, sarebbe il caso di smetterla con questo clima da perenne campagna elettorale”.
Rosaria Brancato