Secondo quanto denunciato dal sindacato, i disagi interessano da vicino diversi comuni sul fronte tirrenico e nebroideo. Uil-Fpl chiede l’intervento dell’ispettorato del lavoro.
Sospeso il servizio di trasporto e assistenza igienico personale per disabili, con gravi disagi per diversi comuni del messinese. A denunciare la situazione è Uil-Fpl che, con una nota, punta i riflettori sulla questione.
“L’interruzione è dovuta alla rinuncia all’aggiudicazione delle uniche due cooperative partecipanti alla gara –scrivono Pippo Calapai e Laura Strano, segretario generale e responsabile Terzo Settore Uil-Fpl Messina- Tutto ciò sta determinando l’assenza dalle lezioni di molti ragazzi con disabilità che frequentano le scuole superiori , disagio che si protrarrà fino alla nuova aggiudicazione”.
Secondo quanto riportato da Uil-Fpl, l’appalto interessato riguarda le aree presenti nel “lotto b”. Più nello specifico, i comuni interessati sono Caronia, Sant’Agata Militello, Santo Stefano di Camastra, Tortorici, Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Terme Vigliatore, Brolo, Naso, Capo D’Orlando, Patti, Milazzo, Pace del mela, Spadafora e Lipari.
“I disagi –si legge nella nota del sindacato– non riguardano solo gli utenti e le rispettive famiglie, alcune pronte a denunciare anche alle autorità giudiziarie, ma anche le operatrici e gli operatori dei servizi. Con l’interruzione del servizio di assistenza igienico personale e l’assenza di molti studenti, gli operatori assistenti rimarranno inattivi e privi di qualsiasi retribuzione fino alla nuova aggiudicazione. Gli operatori all’assistenza e alla comunicazione, in assenza protratta dello studente, non arriveranno invece a percepire nemmeno la retribuzione minima dovuta per il part-time di 18 ore”.
Il sindacato inoltre ha voluto evidenziare il demansionamento degli Asacom, retribuiti solo per il servizio effettuato in presenza degli utenti “a causa del mancato riconoscimento del profilo professionale e del ruolo, che altrove è riconosciuto”.
I portavoce di Uil-Fpl hanno quindi concluso dichiarando di essere pronti a rivolgersi all’ispettorato del lavoro. “Considerato -scrivono- che invece di verificare la rispondenza del servizio svolto dall’aggiudicatario ai reali bisogni dell’utenza, e la corretta gestione delle attività e delle mansioni del profilo, si continua a ignorare il problema mortificando la professionalità degli operatori e riducendo il servizio all’utenza a mera assistenza in presenza”.