Nuova riunione degli attivisti e degli abitanti di Tremestieri, scesi in piazza per capire come muoversi in vista del prossimo tavolo tecnico
MESSINA – Dagli incontri con le municipalità a un tavolo tecnico che dovrebbe esserci a fine mese, passando per l’annuncio dell’avvio della bonifica entro i prossimi sei mesi da parte dell’Esa, l’Ente regionale di sviluppo agricolo, proprietario dell’area. Qualcosa si muove intorno all’ex Sanderson e a quella gigantesca area abbandonata che da 30 anni è un buco nero tra Pistunina e Tremestieri. Il comitato che da tempo si batte per accendere i riflettori sulla bomba ecologica e per la salute pubblica che rappresenta quell’area e che chiede non solo la bonifica ma anche di ascoltare i cittadini per la progettazione successiva, si è riunito ancora una volta in piazza a Tremestieri per aggiornare la cittadinanza.
Tornesi: “Se oggi si parla di bonifica è merito del movimento”
Ivan Tornesi, membro del comitato Ex Sanderson, ha spiegato che “ci tenevamo a informare i cittadini e gli abitanti di Tremestieri le ultime novità. Non abbiamo ancora avuto una risposta ufficiale ma ci immaginiamo che le comunicazioni date alla stampa siano state date in maniera ufficiale dall’Esa. Il progetto di bonifica è quello di cui eravamo informati: costa 900mila euro e prevede lo smaltimento dei tetti, di 11mila metri quadri di copertura in amianto, più una demolizione di uno dei capannoni in cui dovrebbero trovarsi ancora sversamenti di oli. Questo è un passo importante che credo possa essere attribuito al movimento che si è creato intorno all’ex Sanderson. Se negli ultimi mesi si è toccato l’argomento anche in città e nei palazzi istituzionali, se a fine mese ci sarà un altro incontro, è merito anche del movimento che si è creato e portato avanti dai cittadini”.
A fine mese un tavolo tecnico
Il prossimo passo è appunto l’incontro di fine giugno. I membri del comitato Ex Sanderson dovrebbero confrontarsi con l’amministrazione in un tavolo tecnico con gli enti coinvolti, tra cui anche l’Esa. Tornesi spiega: “Speriamo che al più presto possibile si possa iniziare con la bonifica visto il problema di salute pubblica dell’area. Ora pensiamo all’incontro di fine mese, che stiamo cercando di ottenere per presentarci con una posizione comune. Ci sarà anche l’Esa e quindi avremo un nuovo confronto. Noi crediamo che l’intervento previsto entro fine anno non sia risolutivo. Chi ha lavorato all’interno dell’ex Sanderson parla ancora oggi di altre criticità. Vogliamo chiedere all’Esa di conoscere meglio il progetto riguardante la bonifica per poter presentare le nostre osservazioni”.