Ex Teatro in Fiera. Articolo 1: "Authority, Comune di Messina e Regione trovino soluzione condivisa"

Ex Teatro in Fiera. Articolo 1: “Authority, Comune di Messina e Regione trovino soluzione condivisa”

Redazione

Ex Teatro in Fiera. Articolo 1: “Authority, Comune di Messina e Regione trovino soluzione condivisa”

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lunedì 22 Marzo 2021 - 08:41

Articolo 1 sostiene la necessità di spendersi nella costruzione di un percorso che metta assieme tutte le forze dell’alternativa, offrendo alla città una discussione e un confronto su questioni strategiche come quella del fronte mare

“Le istituzioni non possono ignorare il dibattito che sta dividendo la città sull’ex Teatro in Fiera. L’Autorità di Sistema, il sindaco e la Regione devono mettere attorno a un tavolo forze politiche e sociali per definire una scelta quanto più condivisa proprio in relazione alle caratteristiche divisive della discussione valutando se confermare il progetto in corso o se non spostarne la realizzazione in altra area (anche eventualmente dentro la stessa Fiera), valutando costi, benefici ed eventuali responsabilità contabili di una simile operazione”. Lo dice il comitato cittadino di Articolo Uno.

Anche sulla possibile demolizione dell’ex Irrera a Mare, “si esca dall’empasse. L’edificio ad oggi è vincolato, cosi come alcuni altre strutture, se l’Autorità di Sistema intende procedere all’eliminazione eviti annunci sui giornali e invece si attivi presso l’Assessorato regionale ai Beni Culturali e chieda, se davvero lo ritiene, la cancellazione del vincolo”.

Il fronte mare

Articolo Uno estende poi la riflessione all’intero fronte mare. “L’unica strada per dare seguito alle linee guida del Piano Regolatore Portuale passa per la stesura dei Piani di Inquadramento Operativo (Pio) sia per la porzione di territorio tra i torrenti Boccetta e Annunziata sia per la Zona Falcata. Per la definizione degli indirizzi di questi piani particolareggiati, l’Autorità di Sistema attivi tavoli di confronto e concertazione con le istituzioni locali, le parti sociali e le forze politiche al fine di dare un mandato preciso e condiviso a chi dovrà redigere i piani. In quest’ottica al di là di alcune “difese di ufficio” del presidente dell’Autorità di Sistema, Mario Paolo Mega, non è più accettabile che si continui a perdere tempo a quasi due anni dall’entrata in vigore del Prp. Dentro questo confronto ampio dovrà assumere una rilevanza maggiore di quanto non ne abbia avuto la questione della Zona Falcata a partire dall’accelerazione delle procedure di bonifica, elemento propedeutico per qualsiasi progetto di sviluppo. Cosi come sulla realizzazione del Porto di Tremestieri occorre velocizzare, poiché sono trascorsi troppi anni dall’avvio dei lavori e non si hanno certezze sulla loro conclusione, perché non ha senso attivare un confronto sulle prospettive strategiche senza la liberazione della Rada San Francesco”.

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3 commenti

  1. Io continuo a domandarmi perchè dà solo ” fastidio ” la ricostruzione del nuovo edificio che comprenderà anche il nuovo teatro in Fiera, ma gli altri padiglioni posti al suo lato che nascondono, anche loro, la vista a mare non danno fastidio? Perchè accanirsi, se non per meri motivi politici, contro il nuovo edificio tralasciando gli altri che sono pure in fase di ristrutturazione? L’ex Irrera a mare vincolato? E per quale motivo? Non mi pare abbia un’architettura così importante / elegante da essere un valore aggiunto per quel tratto di mare.

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  2. Inutile parlare di affaccio a mare nella zona di maregrosso, quando siete incapaci a realizzare quello che già esiste. Il sindaco invece di minacciare dimissioni o ponte farebbe bene a battersi per ridare alla città il vecchio chalet e sistemare la pista ciclabile che piange ormai in quelle condizioni da 10 anni. Queste si che sono buone ragioni per dimettersi.

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  3. Francesco Cappello 23 Marzo 2021 09:55

    La soluzione condivisa è semplice: costruire il teatro allo stesso posto e lasciare in pace l’autorità portuale, che fa benissimo il proprio lavoro. Visti i risultati della gestione del fronte mare da parte di noi messinesi (i politici li votiamo noi…), meglio lasciar perdere e gestire i marciapiedi.

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