Un’altra storia di disagio abitativo. Una storia in cui si intrecciano solitudine, sofferenza, malattia. Fabrizio è un uomo di 57 anni e tra pochi giorni rischia di non sapere più dove vivere.
Due anni fa ha subito l’amputazione di entrambi gli arti inferiori, non ha più le gambe. E’ invalido al 100% e non ha una casa. Per adesso è ospite da alcuni conoscenti in una baracca fatiscente nella zona di Mangialupi. Una baracca in condizioni insalubri, a rischio emergenza igienico – sanitaria. Ma almeno ha un tetto sulla testa.
I problemi che lo affliggono però non sono terminati. Fabrizio il prossimo 19 settembre non potrà essere più ospitato in baracca. Dunque, se il Comune di Messina non trova entro quella data un alloggio alternativo, finirà per strada.
Al suo fianco c’è il S.I Cobas che stamane ha protocollato una richiesta in deroga per un alloggio d’emergenza, oppure con Assegnazione in Regime di Autorecupero, visto che di alloggi di piccola metratura, chiusi, che necessiterebbero di manutenzione ce ne sono parecchi in città. E Fabrizio, nonostante la sua condizione, sarebbe disposto a sistemarselo, pur di vivere sereno e dignitoso.
Un appello accorato e disperato alle isitutizioni, affinché non abbandonino un uomo in queste condizioni. Data la drammaticità della situazione, il S.I Cobas spera in un premuroso accoglimento della richiesta.
Con cotanta gente di sinistra sempre pronta a lottare per i meno fortunati e orde di cattolici impegnati… sarà un gioco da ragazzi trovare una soluzione decorosa e duratura per quest’uomo. O no ?!