Al termine dell’incontro con il commissario Croce, i rappresentanti sindacali di Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, si dicono fortemente preoccupati della condizioni finanziaria dell’ente. Poche le parole, chiare, anzi cupe, le espressioni dipinte sui volti di Clara Crocè, Silvio Lasagni ed Enzo Testa
Lo abbiamo ripetuto tante volte, forse troppe, o forse troppo poche. Questa, però, ve lo assicuriamo, è diverse da tutte le altre. Non lo scriviamo solo sulla base di parole e numeri, ma anche di sguardi. Quelli, preoccupati e “tirati”, dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali che in tarda mattinata (come anticipato ieri, ndr), hanno incontrato il commissario straordinario, Luigi Croce, per affrontare il nodo Messinambiente. Di soldi, nelle casse comunali, non c’è veramente più traccia.
I toni dell’incontro sono stati pacati ma estremamente seri. Secondo gli ultimi numeri, delle somme che sarebbero dovute giungere a Palazzo Zanca, frutto di trasferimenti e altre “voci” finanziarie, non giungerà neanche un euro. “Parte di questi – spiega la rappresentante della Fp Cgil, Clara Crocè – sono già stati conguagliati, ovvero “trattenuti” dallo Stato”. Tra di essi figura la quota parte derivante dalla riscossione dell’Imu e i 7 milioni di “mora” derivanti dallo sforamento del patto di stabilità. Ciò, nell’attesa che il Tar del Lazio si pronunci sul ricorso presentato dall’ex-sindaco Buzznaca, (udienza fissata per il prossimo 15 ottobre). Nel caso in cui, infatti, il tribunale non dovesse dar ragione alla tesi sostenuta da Buzzanca, il “pagamento” della sanzione per lo sforamento si tradurrebbe per il Comune in un ulteriore taglio dei contributi statali. Che di fatto sta già avvenendo.
Inevitabile, dunque, la preoccupazione di chi, quotidianamente, ha che a fare con i lavoratori, a loro volta alle prese con il timore di non arrivare a fine mese. E’ a queste persone che in serata, a partire dalle 21.00, durante l’assemblea convocata in Cgil, i sindacati dovranno raccontare “tutta la verità nient’altro che la verità”, sperando nella “clemenza” di chi vorrebbe però avere delle certezze. Una seconda riunione è prevista per domani mattina. L’ultimo lumicino di speranza sul fronte del settore rifiuti, potrebbe però essere acceso da una circolare, che a giorni dovrebbe partire dagli uffici di Marco Lupo, dirigente regionale del dipartimento rifiuti, con cui si prevede lo stanziamento di circa 500 milioni da utilizzare per ripianare i debiti degli Ato di tutta la Sicilia, i cui ammanchi, come nel caso di Messina e della Messinambiente, si ripercuotono sulla gestione del servizio da parte delle varie aziende di raccolta. Un dato su tutti: la società di via Dogali conta un debito di 14 milioni di euro per l’utilizzo della discarica di Mazzarà Sant’Andrea, dove vengono trasferiti i rifiuti messinesi.
Un boccata di ossigeno poi, ma per questo sarà necessario attendere l’esito dell’incontro fissato per venerdì tra il commissario Croce e l’assessore regionale all’economia Gaetano Armao, potrebbe giungere con l’accreditamento di circa 3 milioni di euro di trasferimenti regionali, da utilizzare prioritariamente, per il pagamento degli stipendi, non solo di Messinambiente. Ora più che mai, infatti, sono i lavoratori, a qualsiasi settore essi appartengono, a dover fare i conti quei i “buchi” maturati negli anni, che rischiano di risucchiare l’intera macchina amministrativa. (EDP.)
nauseato…….con sensazione di vomito……..
dimenticavo…..programma completato al 99,99%……..
Meno male che il programma era esaurito………. qui di esaurita c’è solo la pazienza di una città che speriamo non tardi a trarre nell’urna le conseguenze di tanta mala gestio.