Strana storia, davvero, quella consumata venerdì e sabato nel turbinio delle consultazioni post voto per l'elezione del rettore.Al primo turno, infatti, nessuno dei Candidati raggiunge il quorum per l'elezione: in pole-position si attesta Navarra seguito da Dugo e, terzo incomodo, con ben 224 voti, Cupaiuolo, l'Alfiere di quella 'sparuta minoranza' messa all'angolo, minacciata e schernita per anni dall'attuale "Governance".
Tutti voti di opinione (quelli di Cupaiuolo) cementati da un posizionamento anti-sistema o meglio anti-regime. Voti non negoziabili né rivendibili per mancanza del presupposto soggettivo in quanto espressione di un'idea forte di democrazia e di libertà, piuttosto che di prebende o di accademiche stelle di latta o di simpatie e frequentazioni personali.
Voti andati a Cupaiuolo affinché Egli, divenuto rettore, potesse esprimere quella discontinuità che era difficile rintracciare in un candidato espresso dal regime in carica cosi come in un candidato fino a ieri braccio operativo dello stesso regime.
La sola via di uscita per avere Cupaiuolo rettore consisteva nel monetizzare il suo essere 'ago della bilancia', porsi come candidato di sintesi armonica per risolvere la spaccatura 'guelfi-ghibellini' del corpo accademico e chiedere, sulla sua persona e per il bene dell'Ateneo, la convergenza dei voti di chi, tuttavia, era in vantaggio.È l'ora dei Falchi che scendono in picchiata.
Dugo risponde di no ma fornisce una serie di importanti aperture sulla Fondazione, sull'attenzione al policlinico, sulla 'continuazione della presenza' dell'attuale rettore.
Navarra risponde di no ma apre il confronto su convergenze programmatiche.
I Falchi hanno mancato la preda, cabrano, tornano in alto per riprendere fiato.
Nel frattempo, a terra, i tempi si accelerano come se l'indomani dovesse essere il Giorno del Giudizio, le colombe tentano altri scenari, che poi risulteranno vincenti: Cupaiuolo stringe un accordo con Navarra in cui quest'ultimo incassa, cash, il contante rappresentato dal ritiro di un competitor, in suo favore.
E Cupaiuolo con cosa torna a casa?
NULLA!
Forse non è stata una partita fra Falchi e colombe.
Mauro Federico, Coordinatore ANDU MESSINA