Il dato è stato fornito dal commissario Croce durante l’incontro pomeridiano con il candidato alla Presidenza della Regione Crocetta . Che lancia un appello alle istituzioni locali e nazionali
Il debito complessivo del Comune di Messina ammonta a duecento milioni di euro. Il dato è stato fornito dal commissario straordinario di Palazzo Zanca, Luigi Croce, nel corso dell’incontro con il candidato alla presidenza della regione Rosario Crocetta, che questa mattina aveva chiesto e ottenuto una riunione pomeridiana con il reggente di Palazzo Zanca.
Terminata la riunione, che si è tenuta nella stanza di Croce, l’aspirante governatore ha lanciato un appello alle istituzioni locali e nazionali: «Occorre evitare il default a Messina e chiedo alla Regione e al Governo nazionale di intervenire con decisione sulle scelte scellerate della mala politica che non possono essere pagate dai cittadini».
«La città di Messina– si legge ancora nel comunicato diramato dall’ex sindaco di Gela- è al limite del dissesto finanziario con un buco di quasi 200 milioni di euro e questo mese rischia di non essere in condizione di pagare gli stipendi ai propri dipendenti. A questo ai aggiunga la grave situazione che vivono i precari, molti dei quali in serissime difficoltà. Per questo ho voluto portare la mia solidarietà ai cittadini».
Per risolvere la situazione disastrosa del Comune peloritano, ma non solo, Crocetta assicura il massimo impegno: «Su questa problematica che purtroppo colpisce Messina, il ragusano e molti altri comuni siciliani, appena eletto aprirò un tavolo per predisporre interventi urgenti a salvaguardia dei lavoratori in difficoltà».
E bravo Crocetta il SALVATORE DELLA PATRIA….si presentarono cosi i Francesi e gli Spagnoli, Napoleone e anche Garibaldi con Cavour e tutta una serie di LOSCHI FIGURI………
Ogni voto dato a “chi” ha portato Messina al dissesto non solo è un voto “perso” ma costituisce palese “approvazione” della mala politica.
Ricordiamocelo il 28 ottobre quando andremo a votare e ricordiamo le parole del prefetto Alecci che ci raccomanda di NON dare PIU’ cose buone nelle mani di gente cattiva. A Messina sappiamo tutti chi comanda, chi ha comandato e chi PURTROPPO continuerà a comandare, perchè i messinesi sono GREGGE che va dietro ai capi bastone.Tirate fuori le SFERE , se ne avete, dall’interno dei pantaloni e date una bella VIRATA a questa nave che sta affondando.
ma perchè preoccuparci ora viene eletto alla regione il signor ex sindaco Buzzanca, si proprio lui, quello che ha svolto il suo mandato al 99%, ma purtroppo non non è riuscito a concludere (destino crudele e beffardo) con il fallimento del Comune di Messina. Sono certo che con il suo sorriso e lo sguardo “inclinato” saprà attuare il suo mandato regionale al 99%, così a fallire non sarà solo Messina ma tutta la Sicilia. Viva l’Italia.
più bravi sono stati quelli che hanno fatto un buco di 200 milioni di euro pari a 400 miliardi del vecchio conio e che ora vogliono essere promossi o confermati al Parlamento Regionale sostenendo che hanno completato il 99% del programma e che hanno raggiunto gli obiettivi … Quelli sono veramente bravi …
ma perchè guardiamo sempre il dito e mai la luna?
Sono sconcertato… possibile tutti questi soldi si sono “pappati”… e noi poveri cittadini a pagare le tasse come pecore… ed ancora oggi facevano e fanno finta di niente. Nessuno mai a lanciare l’allarme. Tutti collusi politici e dirigenti…
E ora?!!! Come pensano di passarla liscia…
“u cori c’ema manciari”.
la corte dei conti dov’è? i magistrati dove sono? c’è qualcuno che ha ancora a cuore questa città o no? chi sono i responsabili di questo sfacelo? chi è che ha amministrato malamente la cosa pubblica e percependo comunque le indennità e gli stipendi? facciamoglieli cacare!!!! il governo non ci manderà nulla, mettetevi l’animo in pace. la coperta è troppo corta ormai.
meno male che Buzzattak c’è. Lui ora passa a pal. Zanca e dice a Croce che è tutto uno scherzo, che Lui non si è mai dimesso, che non è in campagna elettorale per le regionali e che i soldi del bilancio sono nascosti in un posto sicuro. Dolcetto o scherzetto hallowin si avvicina………….
buzzanca è solo l’ultimo dei colpevoli, 200 milioni di euro sono riconducibili agli ultimi 20 anni di malagestione.Purtroppo in galera non andrà mai nessuno.E i buddaci come al solito continueranno a votarli.
Il nodo è venuto al pettine, il popolo siciliano domenica sarà chiamato a decidere del suo futuro. e finalmente sapremo la verità, se siamo vittime o carnefici, se suonerà l’ora dei vespri o l’ennesimo giro di walzer gattopardiano
Dobbiamo solo sperare che Rosario CROCETTA strasintiu, altrimenti sono guai grossi per tutti, ricordatevi del mio commento sul rischio per l’ordine pubblico. Gli esperti contabili di Luigi CROCE ci hanno messo poco a scovare questo enorme buco, ma i Revisori dei Conti, tutti di nomina politica, invece di lamentarsi a) che il Comune di Messina non applica un sistema di contabilità economico-analitico, b)che i dati riportati nei loro relazioni considerano solo i valori finanziari desunti dal rendiconto finanziario e quindi gli indicatori finalizzati a misurare l’economicità della gestione si riferiscono ai dati di spesa e non ai dati desunti dal conto economico, c) che non avendo accesso diretto alla contabilità finanziaria, per i dati di natura finanziario contabile si sono serviti di stampe fornite dal servizio finanziario, PERCHE’ LAMENTARSI E NON DIMETTERSI DALL’INCARCO? 200 MILIONI, NON CI POSSO CREDERE.
DAI CHE C’E’ IL FONDO DI ROTAZIONE PER GLI ENTI IN ODOR DI DISSESTO, COSI’ I CITTADINI SE LO PRENDONO LI’ DEFINITIVAMENTE E VOI POLITICANTI SALVATE LE POLTRONE.
MA NON AVETE UN MINIMO DI VERGOGNA PER COME CI AVETE RIDOTTO????
E NOI TUTTI…MA NON CI FACCIAMO SCHIFO A PENSARE CHI ABBIAMO VOTATO?????
E COMUNQUE,PUR ATTINGENDO AL FONDO DI ROTAZIONE, CHE COMUNQUE NON E’ ILLIMITATO, PIU’ O MENO LE RISORSE RICEVIBILI SAREBBERO DI CIRCA 24.250.000,00 DI EURO, DA RESTITUIRE IN 5 ANNI E PROROGABILI PER ALTRI 5.
OLTRE TUTTO IL RESTO CHE GRAVEREBBE SULLE SPALLE DEI CITTADINI: L’ALIQUOTA IMU AL MASSIMO SAREBBE SOLO L’ANTIPASTO.
QUINDI?? SI RISOLVE IL PROBLEMA COL FONDO DI ROTAZIONE? NON CREDO PROPRIO…MA E’ SEMPRE UN MIO PARERE.
Ebbravi 200 milioni di euro e dove li hanno spesi in servizi ? In strade ? In pulizia ? In manifestazioni ? Dove sono finiti ? Si facciano i conti bene questa volta e ditemi dove sono finiti 200.000.000 di euro……
La linea metropolitana circolare, la teleferica di San Rizzo e la bonifica della rada San Francesco finalmente ti pare poco?
Il ragioniere generale in tutti questi anni che cosa ha fatto?
Il collegio dei revisori, in tutti questi anni che cosa ha fatto? Sono stati inviati gli atti alla corte dei conti, nei tempi passati, per queste “anomalie”? Se non è stato fatto, questi sono i primi colpevoli. E’ ora che comincino a pagare anche questi personaggi invece sempre dei cittadini.
AL CONSIGLIO COMUNALE SONO TUTTI DEI PICCOLI FIORITO.
Io non credo che il Commissario Straordinario dott. Luigi Croce abbia potuto riferire, categoricamente, a Crocetta, Candidato alla Presidenza della Regione Siciliana, che il Comune di Messina ha un buco di duecento milioni di euro. Posso pensare che, nel contesto dell’incontro, abbia potuto dire, pour parler, che il Comune è in una situazione finanziaria precaria, disastrosa, di essersi, purtroppo, trovato di fronte ad un buco di circa duecento milioni di euro, che pregiudica la gestione Commissariale ed una dddiffusa sofferenza in tanti settori ed ambienti. Ma, ritengo sempre pour parler. Probabilmente Crocetta nel riferire il contenuto e l’esito dell’incontro, abbia dato per assodato l’esistenza di un buco finanziario di 200 milioni di euro, lasciando, magari, intendere, indirettamente, e con finalità politiche, di un buco, provocato dagli Amministratori che si sono succeduti negli anni, fra i quali Buzzanca, dato che è stato l’ultimo Sindaco. Per potere affermare che il Comune di Messina ha un buco di duecento milioni di euro, ci vogliono elenchi analitici, riportanti somme certe e relative causali di interventi, acquisti o servizi.. In questo caso, si potranno verificare se i debiti siano stati sostenuti per servizi obbligatori, necessari ed essenziali per il Comune. In caso contrario, si devono individuare gli Organi Amministrativi (Politici, Burocratici, Revisori dei Conti) che l’hanno provocato ed avviare, se del caso, azione di responsabilità, se sia stato procurato danno erariale per il Comune.
Crocetta,sarà bravo ma più bravo è il Buzzy che prima ha creato quel po’ po’ di roba è poi da uomo coraggioso E’ scappato!!!!!!,però sarebbe meglio che scappasse pure dalle urne.
i nostri consiglieri Fiorito se lo mangiano a colazione…
Pantalone adesso paga? Con l’aria che tira ed i soldi che mancano la vedo veramente dura. Cmq tanti complimenti al sig. Buzzanca (solo perchè l’ultimo ad avere scaldato la poltrona) che ha completato il suo programma ed ha lasciato allegramente il posto di comando. Questa è la dimostrazione di come i politici vivono una realtà tutta loro. Complimenti agli ultimi consiglieri comunali, protagonisti di una consiglio comunale quasi sempre deserto, che hanno lavorato ogni giorno e duramente per Messina. Complimenti, Complimenti. Se fossi mago invierei ad ognuno di loro un monaco sordo………………..
Ci vediamo alle urne.
Ho notizie negative per le urne di CROCETTA MUSUMECI MICCICHE’ e i loro candidati,arrivono dall’interno della FORMAZIONE PROFESSIONALE di alcune province della Sicilia orientale,che posso estendere a tutta l’isola,tranne Messina,dove so di promesse ad alcuni giovani e ingenui laureati,che possono produrre effetti nelle urne, sono causate dalla rabbia dei formatori e degli addetti ai centri per l’impiego,che non sono pagati dal mese di maggio e chi doveva beneficiare della cassa integrazione non riceve un centesimo da gennaio. Aggiungo quelle ancora più negative dei FORESTALI, dei CONTRATTISTI di tutti gli enti locali,che vedono allontanarsi non solo la stabilizzazione ma lo stesso rinnovo del contratto,delle aziende trasporti e rifiuti che fanno capo ai Comuni,in definitiva il nocciolo duro della vecchia classe politica si sta sgretolando. Resta incerto l’atteggiamento dei dipendenti regionali,provinciali e comunali con incarico a tempo indeterminato,la domanda è se prevarrà la paura per le casse vuote o la voglia di cambiamento che hanno molti di loro. Oggi sono ancora il nocciolo duro di CROCETTA MUSUMECI MICCICHE’, ma domenica?. MESSINESI VOTATE CHI VOLETE, MA VOTATE DONNE e GIOVANI, SARA’ UN RIVOLUZIONE DEMOCRATICA.
SE FOSSE COME LEI DICE.IL DOTT.CROCE AVREBBE FATTO UN COMUNICATO PER SMENTIRE LA DICHIARAZIONE,QUINDI COME LA METTIAMO? NON PENSA CHE CHI TACE ACCONSENTE E QUINDI PRIMA DI PARLARE …………….
la situazione che vive Messina è spaventosa, migliaia di famiglie nella tragedia. Enormi certamente le responsabilità della classe dirigente cittadina e regionale, politica ma non solo. Però secondo me dobbiamo capire che, se noi dobbiamo fare la nostra parte, tuttavia questi problemi non si possono risolvere solo in sede locale. Centinaia di comuni in Italia, ben più ricchi e virtuosi di Messina, sono sull’orlo del dissesto o l’hanno dichiarato. la situazione sociale è esplosiva dovunque. La scellerata politica perseguita da almeno un quindicennio, fino all’apoteosi del federalismo fiscale, di cedere funzioni statali ai comuni senza aggiungere le adeguate risorse,doveva per forza scaricare i costi dei servizi sui cittadini. Nelle realtà economicamente più disagiate come il meridione ciò ha condotto alla catastrofe e allo smantellamento dei servizi stessi. Tutto questo era già in marcia da tempo, ma è stato pesantemente aggravato dalle dissennate politiche di Tremonti prima e Monti dopo: il primo ha lasciato l’Italia indifesa nella bufera della crisi, il secondo ha avviato politiche economiche recessive che hanno salvato (e fatto arricchire) le banche e scaricati i costi della crisi sui ceti sociali meno abbienti e sulle strutture produttive e i territori più deboli.
La disonestà e l’incapacità dei politici corrotti è un’aggravante odiosa, ma non basta estirpare questo male: bisogna pensare a una redistribuzione dei redditi, alla tassazione dei grandi patrimoni e delle rendite finanziarie, a investire sulle bellezze del nostro territorio, sulla prevenzione del rischio, sulle infrastrutture di prossimità (strade, asili, verde pubblico, servizi).
Bisogna modificare in profondità il sistema fiscale di ripartizione del carico fiscale e reinvestire sui territori più disagiati.
A Messina ritengo bisogna snellire le spese, ridurre i dirigenti e le sedi, ma soprattutto garantire quelle entrate che nessuno versa, restano solo sulla carta dei preventivi e non divengono cassa a consuntivo.
Ma non è, in fondo, quello che ci meritiamo? Tutta questa gente non l’abbiamo, per caso, votata noi? Si, proprio noi… Beh, forse lo abbiamo dimenticato o rimosso. Destra o sinistra che sia, cari amici, la realtà è questa, sempre questa. E noi, poveri siciliani, a piangerci sempre addosso, nell’attesa che arrivi il Messia. Ma ve le ricordate le folle oceaniche in piazza per l’arrivo di questo e di quel politico? Che belle immagini, ma, d’altronde, siciliani siamo, pronti a metterci nelle mani di chi ci promette sorti magnifiche o progressive. Non ci vogliono grandi economisti, non è il caso di scomodare i premi nobel dell’Economia per capire se il buco nei conti c’è, se è grande, medio, piccolo. Che la città fosse agonizzante non è un mistero: è sotto gli occhi di tutti da almeno un decennio. E chi ci ha governati per almeno un decennio? Insomma, la risposta è servita. Attenzione, però, la colpa resta sempre la nostra: noi che votiamo l’amico perché ci ha promesso il posto per nostro figlio disoccupato a MessinAmbiente, noi che votiamo X perché ci ha portato il frigo nuovo a casa e chi ha pure dato 4 buoni benzina da 20 euro ciascuno, noi che votiamo Y ce l’ha detto Z, noi che abbiamo 4 bus da prendere in città perché tutti gli altri sono fuori uso in deposito, noi che vogliamo aprire gli svincoli di Giostra ma poi rischiamo la vita per attraversare il viadotto Ritiro che sta cadendo a pezzi, noi che non puliamo i torrenti ma ci costruiamo dentro per poi piangere quando arrivano le alluvioni e muoiono 36 persone, noi che non denunciamo se ci chiedono il pizzo perché tanto a Messina queste cose non succedono. Ma quanto altro ancora dovrà succedere prima di alzare la testa e scendere in piazza, tutti, a manifestare, a urlare, a dire che è un nostro diritto avere dei buoni amministratori? Ah, dimenticavo, siamo siciliani, anzi, messinesi…
Ricordo che il Dott. Croce ha PROMESSO di cercare i responsabili delle attuali condizioni finanziarie.
Diamogli una mano:
chi ha stabilizzato gli LSU pur sapendo che non ci sarebbero state MAI le risorse finanziarie per sostenere il loro reddito, tantomeno la possibilità di impiegarli tutti e validamente?
Chi ha fatto SISTEMATICAMENTE ricorso alle anticipazioni di tesoreria pure quando da anticipare non c’era nulla?
QUANTO è stato destinato a spese più o meno FUTILI e PRIVE DI EFFETTIVA COPERTURA?
Se c’è una FIRMA, qualcuno l’ha apposta.
QUalcuno, non NESSUNO.
perfetto,cosi la penso anch’io.Aggiungo solo una piccola cosa:la disonesta Mentale e morale di questi grandi politici , supera di gran lunga la “beccaccionagine del Buddaci”.Ciò perchè il politico quando prometta sa’ perfettamente che quello che dice è aria fritta,mentre il cittadino stretto dal bisogno pensa”può darsi che sia la volta buona”.Si tura il naso e vota.
Andiamo a palermo catania e Roma per farci ridare tutto quello ke ci hanno preso in tutti questi anni….
Questa e l unica soluzione. Ha ragione un politico ultimamente venuto a Messina dicendo ke lo stato ci deve tantissimi soldi ma non dimentichiamo che anche la regione Sicilia quindi palermo e catania ci devono tantissimi soldi….
Messinesi dobbiamo riprenderci quello che ci e stato tolto ingiustamente…..
Invito l’ex sindaco di Messina a spiegare alla città tutta perchè ci troviamo in queste condizioni. Invece che lanciare comunicati roboanti su facebook e twitter (dopo il tormentone “disfattisti”, adesso è il turno di “fatti e non parole”, che smacco per noi messinesi!!), Buzzanca dovrebbe dar conto di tutto questo.
Perchè la magistratura non fa luce su questo enorme buco!?
Perchè queste persone sono ancora messe nelle condizioni di fare altri danni con la loro incapacità di fare politica!?
Peppino…lo sappiamo che sei tu.
Non dire queste cose che neanche il più stupido dei buddaci
ti viene dietro…
continua a sognare
basterebbe dichiarare il dissesto e i responsabili sarebbero automaticamente individuati nelle classi dirigenti degli ultimi anni. temo che ciò non avverrà…
Non sono peppino, e comunque vedi che e pura verità quello che ho scritto…….. Apri gli occhi………
60.000.000 di euro, o 200.000.000 di euro, sono in ogni caso cifre degne del massimo rispetto. L’assurdo è che Crocetta non può garantire, nè promettere nulla, anche se i politici sono abituati a promettere di tutto quando si trovano in campagna elettorale. Il punto è che vanno individuati i responsabili di questo danno che come dato certo su cui si può iniziare a lavorare, è dopo la gestione Providenti. Questo è l’unico dato certo, confermato da Saja e dagli atti contabili. Questo potrebbe essere il dato di partenza della Guardia di Finanza per l’accertamento delle responsabilità di chi ha iniziato ed ha contribuito al dissesto. Tutto il resto è solo teoria. Come ho già scritto precedentemente, è ora che comincino a pagare i veri responsabili, compresi i revisori dei conti ed il ragioniere generale che evidentemente non avranno assolto diligentemente il loro compito. Intendiamoci, non mi interessano le pene che i giudici potranno infliggere, ma che restituiscano, con gli interessi, quanto arrecato alla cittadinanza. Che venga dichiarato il dissesto e continuino a “gestire” i soliti personaggi, è solo masochismo. Iniziamo ad individuare i responsabili ed una volta avuti i nomi, che dovranno essere pubblicati su tutti i giornali d’Italia, d’Europa e del mondo, promuuovere una class action contro di loro. Non importa se ci saranno morti, pagheranno gli eredi che sicuramente avranno beneficiato. Questa è l’unica rivoluzione da fare. I cannoni, le piazze servono solo a fare casino, ma non risolvono niente. Non immaginate quanto disagio si provi a scrivere queste cose, o forse lo immaginate perchè il livello di schifo è ampiamente condiviso.