Nomi e dettagli dell'inchiesta che vede un consulente del lavoro e 6 imprenditori sospesi
BARCELLONA – Sono 51 in totale gli indagati dalla Guardia di Finanza di Milazzo per le società false create ad hoc per ottenere agevolazioni di vario tipo, attraverso altrettanto false assunzioni. Soltanto per alcuni di loro, però, la Procura di Barcellona ha chiesto la misura cautelare. Il caso è in mano al pubblico ministero Veronica De Toni, mentre a firmare i provvedimenti è stato il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Sidoti.
Sono così scattate 7 interdizioni temporanee dalle attività economiche, per 12 mesi, per altrettanti professionisti. Si tratta del consulente del lavoro Giuseppe Antonio Trapani di Barcellona e gli imprenditori Giuseppe Valenti e Maria Carmela Donato, di Pace del Mela: Emanuele Mondello e Vincenzo Scolaro di Milazzo; Santina Maria Marcini e Adriano Pino di Merì.
La mente di tutto, ipotizzano gli investigatori, è proprio il consulente, che ha messo in piedi il sistema insieme ad alcuni dei suoi clienti. 44 i falsi dipendenti che, grazie alle assunzioni fittizie, hanno ottenuto il Naspi (ovvero il contributo sociale covid) e la disoccupazione. Per loro il GIP ha firmato anche il sequestro preventivo per equivalente fino a 200 mila euro, l’ammontare di quanto indebitamente percepito secondo i calcoli dei finanzieri.
A far scattare l’inchiesta è stata una segnalazione dell’Inps sui flussi anomali del bonus Renzi alle aziende (leggi qui i dettagli dell’inchiesta).