Il giudice monocratico ha inflitto due anni di reclusione a Giuseppe Germanelli, l'uomo che si spacciava per prete e rubava a casa di anziane, soprattutto soldi e gioielli. Il finto parroco, che era ai domiciliari, è tornato in libertà.
Condanna a due anni di reclusione e scarcerazione per Giuseppe Germanelli, 46 anni, il falso prete che entrava in casa di anziane e le ripuliva di soldi e gioielli. Il giudice monocratico Bruno Sagone lo ha condannato per furto e ricettazione, ha sospeso la pena e lo ha rimesso in libertà.
Germanelli, che si trovava ai domiciliari, era stato arrestato dalla Polizia il 9 marzo scorso. Gli agenti delle Volanti erano intervenuti a S.Agata perché l’uomo era stato accoltellato per strada. Si è poi scoperto che a ferire il falso prete era stato il figlio di una delle sue vittime che aveva assistito ad uno dei furti ed aveva deciso di vendicarsi facendosi anche restituire la refurtiva. In seguito la Polizia ha scoperto che Germanelli aveva anche un complice, un 29enne messinese incensurato che ora è indagato per ricettazione. I due, dopo aver messo a segno i furti, si recavano in un negozio di compravendita dell’oro in centro città. Da gennaio ad oggi avevano venduto preziosi per circa 6000 euro.
non capisco.Condannato a due anni,pena sospesa e rimesso in liberta’.Ma che paese è? Cioè lo autorizzano a rubare di nuovo? e’ uno schifo e basta….