Dopo la pioggia le lacrime: in provincia di Messina ancora macerie di dolore

Dopo la pioggia le lacrime: in provincia di Messina ancora macerie di dolore

ELENA DE PASQUALE

Dopo la pioggia le lacrime: in provincia di Messina ancora macerie di dolore

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mercoledì 23 Novembre 2011 - 23:18

Nei centri colpiti dall’alluvione inizia la conta dei danni. A lavoro protezione Civile e volontari per ripristinare la viabilità di alcune strade e aiutare i cittadini a recuperare il possibile. Il bilancio della giornata e i ricordi di vite spezzate

Le immagini girate dall’elicottero dei Carabinieri sulle zone del disastro aiutano a capire le dimensioni della tragedia. Fino a qualche ora fa a Barcellona non si riusciva più a distinguere il confine tra la strada e il torrente: lo dimostrano le carcasse delle auto ancora abbandonate nel “suo letto”, trascinate via dalla furia impazzita del Longano come fossero fuscelli.

Le vittime dell’alluvione 

Ad un paio di chilometri di distanza, è stata invece una maledetta coltre di fango a seppellire per sempre tre innocenti vite: il piccolo Luca, 10 anni, strappato in pochi attimi dalle braccia della giovane mamma che in grembo tiene una bimba o forse un bimbo, che purtroppo con quel “fratellone” non potrà mai giocarci. E poi ancora Giuseppe e papà Luigi, inseparabili nella vita, inseparabili nella morte.

Tante le testimonianze raccolte durante il nostro reportage nei luoghi del disastro: ci hanno parlato della purezza di Luca, della genuinità di Luigi, della bontà di Giuseppe. E ci hanno detto anche di loro, due donne, due mamme, vive per miracolo e accomunate da un dolore che non potranno mai dimenticare. Storie di persone normali che in una mattinata, purtroppo, tutta l’Italia ha imparato a conoscere. Lunghe e complesse le operazioni di soccorso: il buio della notte, il fango che ha inondato tutte le strade di accesso nella frazione Scarcelli di Saponara, ha reso ancora più lunga l’agonia di una comunità che nel giro di qualche ora ha completamente visto sconvolta la propria esistenza. D questo momento in poi, lo ripetono tutti in paese, niente e nessuno sarà più come prima. 

Nessuno dimentichi Messina

Un’intensa giornata di sopralluoghi, di incontri, di riunioni, quella vissuta ieri nei centri tirrenici colpiti dal nubifragio, dove un timido sole è tornato a splendere, quasi la natura voglia chiedere “scusarsi” per la violenza cieca, inaudita, inarrestabile con cui è tornata a colpire i territori messinesi. Ma è “lei” a doverlo fare? Domanda a cui è difficile dare una risposta, soprattutto nel caso di Saponara, dove nessuno, né tra gli abitanti, né  tantomeno tra gli esperti, si sarebbe mai atteso un dramma di tale portata. Nessuna traccia di abusivismo né di colline “violentate” dall’irresponsabilità dell’uomo: lo ha ribadito l’ing. Capo del Genio Civile Gaetano Sciacca “quella montagna era in buone condizioni”, lo ha spiegato il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli durante il vertice tenutosi al Comune di Saponara “è stato un dramma di portata eccezionale”. Un’eccezionalità che anche questa volta ha donato al cielo tre nuovi angeli. E’ anche per loro che non bisogna dimenticare Genova, lo Spezzino, la Lunigiana: nessuno però anche questa volta si dimentichi Messina.

(ELENA DE PASQUALE)

(FOTO STURIALE)

Un commento

  1. E intanto chi darà giusto merito ai “nostri” angeli del fango? Come si potranno mai sovvertire ignobili luoghi comuni che vedono “eroi” coloro che spalano e si danno da fare al nord e vedono “fannulloni” a braccia conserte ad aspettare, i meridionali colpiti da disastri. Assurdo solo immaginarlo, eppure …
    Per adesso un BRAVI! ai ragazzi dell’ITIS-LSSA “Copernico” di Barcellona.
    (vedi news in http://www.itisbarcellona.it)

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