Il Genio della lampada indiano che costruirà l'aeroporto sopra il Ponte sullo Stretto...

Il Genio della lampada indiano che costruirà l’aeroporto sopra il Ponte sullo Stretto…

Rosaria Brancato

Il Genio della lampada indiano che costruirà l’aeroporto sopra il Ponte sullo Stretto…

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domenica 22 Gennaio 2017 - 07:24

In meno di un mese ha "stregato" mezza classe politica messinese ed è arrivato alla corte del Presidente Crocetta. Panchavaktra ovunque abbia messo piede in Sicilia ha annunciato la realizzazione di un'opera in tempi brevi, dall'aeroporto del Mela ai pannelli solari ad Agrigento.... Roba da far invidia alla Fata Turchina

Non voglio fare la solita guastafeste, ma di fronte alla carrellata di dichiarazioni entusiastiche, le ola e i gridi di giubilo al passaggio in terra sicula del magnate indiano Mahesh Panchavaktra che annuncia fiumi di denaro per porti, aeroporti, fabbriche e persino una palestra, viene fuori la Donna Sarina che c’è in me.

Non sono contraria all’aeroporto come a nessun’altra infrastruttura che ci proietti dal medioevo dei trasporti all’era moderna, ma m’insospettisco quando opere faraoniche spuntano all’orizzonte dell’elettore siciliano alla vigilia di elezioni. Ho ancora fresco nella memoria il ricordo di Renzi col suo codazzo di ministri e sottosegretari, attraversare la Sicilia in lungo e in largo prima del referendum del 4 dicembre annunciando dal Ponte alle delizie del Masterplan. Era novembre, non abbiamo fatto in tempo a finire il Panettone che già all’orizzonte spunta un altro mega progetto utile a quella che definisco la strategia della distrazione.

A me basterebbe una rete autostradale dignitosa, ferrovie moderne, scali aeroportuali raggiungibili facilmente e con costi accessibili.

Il tema non è aeroporto sì o aeroporto no, perché nessuna persona con un minimo di buonsenso direbbe no. Il tema è: che è venuto a fare il Genio della lampada in Sicilia?

Non saprei in che altro modo definire l’imprenditore indiano che, non appena ha messo in piede in Sicilia, ovunque sia andato, è stato colto da un insopprimibile desiderio di regalarci qualcosa. Va ad Agrigento, si accorge che c’è tanta luce e pensa di costruirci una fabbrica di pannelli solari. Viene a Messina e dapprima pensa di fare un aeroporto tra Milazzo e Barcellona, poi lo sposta verso l’area Asi di Giammoro. Va a Milazzo, trova incantevole l’ex Pretura e ci vuol fare lì la sede dell’aeroporto del Mela. Si sposta a Messina, al liceo Bisazza e dichiara che entro marzo realizzerà una palestra. Insomma è come con la fiaba di Aladino, quando Panchavaktra si trova davanti un cittadino con un problema, non riesce a frenare l’impulso di risolverlo.

Sognare fa bene alla salute, ma se ti accorgi che provano a prenderti per il naso ti viene la gastrite.

Il Genio della lampada, accolto con gli applausi da tutta la politica messinese nei giorni scorsi è sbarcato alla corte di Re Saro. Il presidente Crocetta è molto sensibile ai voli di fantasia, e infatti nel 2015 voleva trasformare l’Ast nell’Alitalia sicula, così lo accoglie a braccia aperte. Del resto se un magnate ti promette investimenti per 1 miliardo di euro, posti di lavoro, porto, piattaforma logistica, pannelli solari, aeroporto e palestra e per di più in 5 anni come fai a dire di no?

E infatti Crocetta annuncia: “entro febbraio il protocollo d’intesa. E’ positiva l'idea di sviluppare attività portuali su Milazzo per l'intercettazione dei grandi traffici marittimi che dall'Asia, attraversano il canale di Suez, il Mediterraneo, per arrivare fino a Rotterdam. Può diventare stazione di collegamento tra nord e sud Europa, tra occidente e oriente. ”.

Questo degli aeroporti deve essere un pallino fisso dei governatori, perché Cuffaro ne annunciò uno nuovo di zecca ad Agrigento nonché l’Air Sicily mentre Lombardo voleva farlo ad Enna. Per par condicio Crocetta sceglie Messina.

L’unico a ricordare che in Sicilia ce ne sono già 6 (Catania, Palermo, Birgi, Comiso, Lampedusa, Pantelleria), che bisogna attenersi al Piano nazionale (che peraltro prevede anche tagli) e che prima di stappare bottiglie di champagne sarebbe il caso di leggere almeno il progetto è stato il presidente dell’Enac Vito Riggio, ovviamente additato come un gufo menagramo.

Panchavaktra ha spiegato che lo scalo sarebbe una sorta di hub per i collegamenti con l’India e l’Oriente per il traffico dei prodotti siciliani (come gli agrumi) e non farebbe concorrenza a Catania. Ma come? L’obiettivo non era quello di dare risposte ad un’utenza di 650 mila persone oggi costrette a costi e tempi biblici? Spende un miliardo per fare solo voli Milazzo-Nuova Dheli? E i messinesi che devono andare a Roma continueranno a fare il pellegrinaggio con trolley su bus, treni, cammelli, per arrivare agli scali di Catania o Reggio? E la pista nell’area Asi come la fa, demolisce i capannoni? Perché poi una holding che per il 70% è nel settore abbigliamento all’improvviso fa un volo pindarico dai vestiti alle infrastrutture?

Non vorrei che anche questa storia diventasse come il Ponte, uno spot da usare durante le campagne elettorali per poi riporlo nel cassetto ad urne chiuse.

Noi messinesi vogliamo tutto, Ponte, porto, aeroporto, l’alta velocità, il Freccia Rossa, ma non vogliamo essere presi per il naso.

E se invece il magnate indiano, su suggerimento di quel Sammy D’Amico di Barcellona che gli fa da consigliere e manager, ci aiutasse a sistemare a sistemare la Messina-Palermo? A coprire le buche a Messina?

E se la nostra deputazione iniziasse a volare più basso ma più realisticamente ad esempio facendoci avere tariffe aeree agevolate come in Sardegna? Collegamenti rapidi per i messinesi che devono utilizzare gli scali di Catania e Reggio? Se riuscissero a salvare un treno notte in più? O a fare in modo che gli orari di aliscafi e Metromare corrispondano sempre con i treni che arrivano e partono da Villa, prendendo esempio dai deputati calabresi che battendo i pugni hanno ottenuto il Freccia Argento senza neanche bisogno del Genio della lampada?

Poi, sistemate queste piccole faccende, Panchavaktra comprare l’Acr Messina e regalarci un ritorno in serie A in 2 anni, fare uno scalo per astronavi a Rometta, un attracco segreto per sommergibili a Santa Teresa di Riva e la base internazionale per teletrasporto a San Fratello. Infine la pista per l’aeroporto la piazza sul Ponte.

E se oggi il magnate indiano non è impegnato a progettare un grattacielo per Roccavaldina, allora Donna Sarina lo invita a pranzo. Ha un paio di desideri…

Rosaria Brancato

26 commenti

  1. che brava , complimenti…..

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  2. che brava , complimenti…..

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  3. Allora c’è ancora a Messina qualcuno che ha il cervello!
    Brava. Giusta l’analisi e perfetta la conclusione. Concordo al 100%

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  4. Allora c’è ancora a Messina qualcuno che ha il cervello!
    Brava. Giusta l’analisi e perfetta la conclusione. Concordo al 100%

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  5. In tempi di sfiducia ci sta proprio tutto…

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  6. In tempi di sfiducia ci sta proprio tutto…

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  7. sergio indelicato 22 Gennaio 2017 09:07

    Ho personalmente vissuto in tempi passati una proposta formulata da alcuni imprenditori cinesi che vedono la Sicilia come una naturale piattaforma logistica per lo stoccaggio e smistamento dei loro prodotti per l’europa. Non avendo il clamore mediatico che invece ha avuto questo signore indiano ho sortito un’effetto del tutto inverso.Per avere un’appuntamento con il lacchè di turno alla regione ho impiegato circa un mese e quando ,finalmente, ci è stato concesso, alla spiegazione del business plein è stato tutto accolto con smarrimento e totale disinteresse. Sburgiardate questi sciatti ed incompetenti che continuano impunemente a voler attentare all’intelligenza del popolo siciliano.

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  8. sergio indelicato 22 Gennaio 2017 09:07

    Ho personalmente vissuto in tempi passati una proposta formulata da alcuni imprenditori cinesi che vedono la Sicilia come una naturale piattaforma logistica per lo stoccaggio e smistamento dei loro prodotti per l’europa. Non avendo il clamore mediatico che invece ha avuto questo signore indiano ho sortito un’effetto del tutto inverso.Per avere un’appuntamento con il lacchè di turno alla regione ho impiegato circa un mese e quando ,finalmente, ci è stato concesso, alla spiegazione del business plein è stato tutto accolto con smarrimento e totale disinteresse. Sburgiardate questi sciatti ed incompetenti che continuano impunemente a voler attentare all’intelligenza del popolo siciliano.

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  9. E’ tutto un gomblotto!

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  11. Oggi, nel 2017, c’è bisogno, ancora di piu’ di concretezza,d a parte di tutti. Se questo “lacchè” esprimeva “smarrimento e totale disinteresse”, era naturale. Era, difatti, la logica risposta da parte di chi, appunto, eseguiva gli ordini “perinde ac cadaver”). Esprimeva, cioè, il fatto che al mondo della politica siciliana del tempo, quella proposta non interessava. Perché mai, costui, avrebbe dovuto impegnarsi a far qualcosa, col rischio di perdere quello che gia’ aveva, il suo status e la sua posizione di “servo” ?. Costui, doveva farsi “i fatti suoi” (stile RAZZI). E cosi’ e’ stato. E ora ?? Ci dica, invece, qualcosa sul momento attuale. L’ascolteremo con estremo interesse.

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  12. Oggi, nel 2017, c’è bisogno, ancora di piu’ di concretezza,d a parte di tutti. Se questo “lacchè” esprimeva “smarrimento e totale disinteresse”, era naturale. Era, difatti, la logica risposta da parte di chi, appunto, eseguiva gli ordini “perinde ac cadaver”). Esprimeva, cioè, il fatto che al mondo della politica siciliana del tempo, quella proposta non interessava. Perché mai, costui, avrebbe dovuto impegnarsi a far qualcosa, col rischio di perdere quello che gia’ aveva, il suo status e la sua posizione di “servo” ?. Costui, doveva farsi “i fatti suoi” (stile RAZZI). E cosi’ e’ stato. E ora ?? Ci dica, invece, qualcosa sul momento attuale. L’ascolteremo con estremo interesse.

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  13. Ma, farsi rilasciare una congrua….caparra?

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  14. Ma, farsi rilasciare una congrua….caparra?

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  15. Donna Sarina tutto, quasi, pwrfetto. Il riferimento ai deputati calabresi è però da evitare. Il solito vizio messinese di guardare a catania. palermo e, addirittura, alla calabria. Mi sarebbe piaciuto che la “nostra” guardasse a realtà all’avanguardia: Sondrio, Trento, Aosta, Bolzano, Modena, è deprimente guardare, con tutto il rispetto per carità, a realità, quasi, disastrate. Forza, un pò di coraggio Donna Sarina, si guardi in giro prima di fare confronti.

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  16. Donna Sarina tutto, quasi, pwrfetto. Il riferimento ai deputati calabresi è però da evitare. Il solito vizio messinese di guardare a catania. palermo e, addirittura, alla calabria. Mi sarebbe piaciuto che la “nostra” guardasse a realtà all’avanguardia: Sondrio, Trento, Aosta, Bolzano, Modena, è deprimente guardare, con tutto il rispetto per carità, a realità, quasi, disastrate. Forza, un pò di coraggio Donna Sarina, si guardi in giro prima di fare confronti.

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  17. un indiano che ripara le buche a Messina? ma lei lo sa che poi i tibetani s’incazzano se gli indiani si mettano in mezzo?

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  18. un indiano che ripara le buche a Messina? ma lei lo sa che poi i tibetani s’incazzano se gli indiani si mettano in mezzo?

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  19. Panchavaktra è un colosso, specie nel campo delle energie rinnovabili, ma anche nell’abbigliamento, nell’agro alimentare, nei trasporti, nel turismo..ect.
    Credo di aver capito che l’idea sia quella di creare un centro intermodale tra Europa ed Asia. Servirà a chi dall’Asia vuole raggiungere o spedire merce in Europa o viceversa. Sarà un polo di transito che avrà magazzini di stoccaggio ed enorme movimento internazionale e nazionale. Porterà molto lavoro e molti vantaggi.
    Se si farà.
    Ovvio che chi investe ha grandi interessi ad espandersi. Non regala nulla.. Però porta sviluppo e lavoro..Spero si realizzi. Anche se non è facile. Non credo sia fumo elettorale. Vediamo gli sviluppi.

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  20. Panchavaktra è un colosso, specie nel campo delle energie rinnovabili, ma anche nell’abbigliamento, nell’agro alimentare, nei trasporti, nel turismo..ect.
    Credo di aver capito che l’idea sia quella di creare un centro intermodale tra Europa ed Asia. Servirà a chi dall’Asia vuole raggiungere o spedire merce in Europa o viceversa. Sarà un polo di transito che avrà magazzini di stoccaggio ed enorme movimento internazionale e nazionale. Porterà molto lavoro e molti vantaggi.
    Se si farà.
    Ovvio che chi investe ha grandi interessi ad espandersi. Non regala nulla.. Però porta sviluppo e lavoro..Spero si realizzi. Anche se non è facile. Non credo sia fumo elettorale. Vediamo gli sviluppi.

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  21. Beh una persona ben informata dovrebbe sapere ad esempio che la società autostrade é di fatto proprietà del gruppo Benetton. Non so se conosce questo marchio di nicchia che che fattura solo qualche euro nel campo dell’abbigliamento mondiale . Che c’azzecca Benetton con i trasporti? Mi risolva il quesito. Il venticello del sospetto fa sempre audience ed a Messina di vento ce n’è tanto ecco perchè non si fa mai nulla . Evidentemente piace lo stato di fatto. Anzichè fare facile ironia aiutiamo chi davvero vuole fare qualcosa .

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  22. Beh una persona ben informata dovrebbe sapere ad esempio che la società autostrade é di fatto proprietà del gruppo Benetton. Non so se conosce questo marchio di nicchia che che fattura solo qualche euro nel campo dell’abbigliamento mondiale . Che c’azzecca Benetton con i trasporti? Mi risolva il quesito. Il venticello del sospetto fa sempre audience ed a Messina di vento ce n’è tanto ecco perchè non si fa mai nulla . Evidentemente piace lo stato di fatto. Anzichè fare facile ironia aiutiamo chi davvero vuole fare qualcosa .

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  23. Sul sig. Vito RIGGIO glisserei . Un professore di diritto amministrativo e che quindi di trasporti non capisce nulla in senso tecnico come può ai giorni nostri occupare una poltrona per 14 anni consecutivi ? Su di lui non le viene nessun SOSPETTO? E’ ridicolo parlare al solito di 6 aeroporti in Sicilia quando tutti sappiamo che due di essi sono a Lampedusa e Pantelleria. Peraltro mi sembra che ciascuno degli aeroporti siciliani faccia milioni transiti ogni anno. Non mi pare proprio che siano strutture sottoutilizzate. Perchè si mantegono 4 aeroporti in Puglia (Bari, Brindisi, Foggia e Taranto)che insieme fanno un traffico inferiore al solo aeroporto di Catania. Eppure la Puglia non é così marginale come la Sicilia nel sistema Trasporti.

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  24. Sul sig. Vito RIGGIO glisserei . Un professore di diritto amministrativo e che quindi di trasporti non capisce nulla in senso tecnico come può ai giorni nostri occupare una poltrona per 14 anni consecutivi ? Su di lui non le viene nessun SOSPETTO? E’ ridicolo parlare al solito di 6 aeroporti in Sicilia quando tutti sappiamo che due di essi sono a Lampedusa e Pantelleria. Peraltro mi sembra che ciascuno degli aeroporti siciliani faccia milioni transiti ogni anno. Non mi pare proprio che siano strutture sottoutilizzate. Perchè si mantegono 4 aeroporti in Puglia (Bari, Brindisi, Foggia e Taranto)che insieme fanno un traffico inferiore al solo aeroporto di Catania. Eppure la Puglia non é così marginale come la Sicilia nel sistema Trasporti.

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  25. L’Asia da 50 anni esporta in massa prodotti verso l’Europa.
    Per primi i giapponesi negli anni 70 hanno invaso l’Europa con i prodotti elettrici ed elettronici. Nella metà degli anni 80 i cinesi, prima con il nascente mercato informatico, in pratica tutti i componenti, progettati in generi negli USA, venivano realizzati in Cina, poi con l’abbigliamento, prodotti per la casa, attrezzi, ect. Per realizzare lo scambio commerciale si realizza una base intermodale, in pratica un polo di scambio, di stoccaggio e di agenzie di trattazione e vendita.
    La maggior parte della merce viaggia in container su nave, il mezzo aereo serve per merci preziose e deperibili, per gli addetti ai lavori ect. Si raggiungono volumi enormi di traffico e di lavoro.

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  26. L’Asia da 50 anni esporta in massa prodotti verso l’Europa.
    Per primi i giapponesi negli anni 70 hanno invaso l’Europa con i prodotti elettrici ed elettronici. Nella metà degli anni 80 i cinesi, prima con il nascente mercato informatico, in pratica tutti i componenti, progettati in generi negli USA, venivano realizzati in Cina, poi con l’abbigliamento, prodotti per la casa, attrezzi, ect. Per realizzare lo scambio commerciale si realizza una base intermodale, in pratica un polo di scambio, di stoccaggio e di agenzie di trattazione e vendita.
    La maggior parte della merce viaggia in container su nave, il mezzo aereo serve per merci preziose e deperibili, per gli addetti ai lavori ect. Si raggiungono volumi enormi di traffico e di lavoro.

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