Carmelo Picciotto, presidente di Confcommercio, propone la creazione di un Advisory Board, istituto superpartes contro le logiche divisorie della politica cittadina. Una cabina di regia che metta in rete istituzioni, piccole e medie aziende e corpi intermedi
"Siamo davanti ad un bivio fondamentale per il futuro di Messina – afferma Carmelo Picciotto, presidente provinciale di Confcommercio Messina – la Città Metropolitana è il treno per il rilancio del territorio che non possiamo permetterci di perdere. Confcommercio Messina lo afferma con cognizione di causa, avendo fatto perno proprio su questo elemento per imbastire e vincere la battaglia che le ha permesso di ribadire la propria permanenza sul territorio provinciale e sulla medesima strada, deve procedere la città di Messina, sfruttando le ingenti risorse disponibili con una progettazione che sia importante e condivisa”.
“A tal fine – continua Carmelo Picciotto – proporremo la creazione di un Advisory Board, una vera e propria cabina di regia metropolitana che possa coadiuvare la messa in atto di un iter programmatico collettivo con un obiettivo di crescita e sviluppo, premiando le singole realtà produttive, valorizzando le eccellenze, senza lasciar prevalere logiche egoistiche o elitarie.
Una città metropolitana intesa come la creazione di un’alta sartoria ovvero una rete composta da istituzioni, piccole e medie aziende e corpi intermedi che possano premiare ed esaltare la qualità, condividendo le altrui esperienze e tracciando una rotta nell’interesse comune”.
“Messina può e deve tornare ad essere un punto di riferimento nell’area Mediterranea, esercitando una sinergia che può tramutarsi in un traino per tutta l’area del Sud Europa proprio grazie ai benefici della città metropolitana; d’altro canto se la nostra città dovesse perdere questo treno, ciò significherebbe una catastrofe alla luce del fatto che le altre città limitrofe hanno già espresso le potenzialità per assorbire e a frammentare le nostre risorse produttive, entrando nel nostro bacino di influenza territoriale a piè pari”.
“Qualsivoglia programma di sviluppo che non tenga in considerazione la piccola e media imprenditoria, i suoi bisogni e le sue opportunità, andrà incontro ad un inevitabile fallimento. Alla luce della quantità industriale di candidati e liste elettorali in vista delle prossime elezioni comunali, ConfCommercio ritiene che sia fondamentale la creazione del suddetto Advisory Board, che possa essere un istituto superpartes, raccordo ideale fra le logiche della politica che tendono alla frammentazione e gli interessi della piccola e media imprenditoria, ponendo le condizioni affinché quest’ultime possano essere il motore produttivo del nostro territorio”.