L'associazione loda l'esempio di cittadinanza attiva e l'abbellirà con alcune piantine. "Ora, equo parlare di tagli alle tasse e potenziamento dei servizi"
Nuovamente politica e associazionismo si occupano della Scala della Giudecca e dei sempre più numerosi esempi di cittadinanza attiva. O, se preferite dirlo altrimenti, di reggini pronti a sostituirsi a ogni tipo d’Istituzione, ove inerte.
Il gruppo reggino di Fare Verde «plaude all’iniziativa svolta dai nostri concittadini» con «grande spirito di sacrificio, senza bandiere e colore politico». Recuperato così quello che doveva essere «uno dei cantieri più importanti della città ed invece era diventato un luogo simbolo di incuria ed abbandono».
Forse non sorprendente, il gradimento di Luigi Iacopino & C., visto che a dare «il proprio contributo» c’erano pure alcuni volontari dell’associazione. Ma «in forma individuale, nel rispetto dello spirito che ha animato un impegno diffuso e condiviso non soltanto dai residenti», si rimarca. Talmente che Fare Verde donerà (e si prenderà poi cura di) alcune piantine da interrare in appositi spazi nelle immediatezze della scalinata.
Per l’Ente locale, sia come sia, ne deriva un risparmio d’energie e di denaro pubblico. La scalinata l’hanno ripulita i cittadini, «colmando lacune amministrative e gravi disservizi», non accettando di «vederla ridotta in condizioni deprecabili» né di «perdersi in critiche sterili».
Perciò, Fare Verde auspica che «si possa finalmente discutere di una riduzione della pressione fiscale e del miglioramento e potenziamento di altri servizi. Sarebbe questo un ottimo segnale nonché l’idoneo ed equo riconoscimento» dello sforzo compiuto dai cittadini, in totale disintermediazione.