Su undici interventi, solo uno riguarda “marginalmente” la nostra provincia: la S. Stefano di Camastra – Gela. Catania fa la voce grossa. E per l’alluvione non c’è un euro. Panarello (Pd): «L’ennesimo schiaffo»
Le cose sono due. O lo Stato non considera Messina un’area “sottoutilizzata”, e dunque non necessita dei fondi Fas. Oppure lo Stato non considera Messina, punto. Purtroppo, e ci duole dirlo perché ci piacerebbe scrivere il contrario, l’impressione è che prevalga la seconda ipotesi. Sta di fatto che nella prima ridistribuzione dei fondi Fas, Messina non c’è. E con essa non ci sono Giampilieri, Scaletta, San Fratello e tutti quei luoghi arrivati sulle pagine di cronaca per tragedie e disastri. Di cosa parliamo: il Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas) è lo strumento di finanziamento cui il Governo italiano fa ricorso, appunto, per le aree sottoutilizzate del Paese. Si tratta di un fondo formato da risorse nazionali aggiuntive, da sommarsi a quelle ordinarie e a quelle comunitarie e nazionali di cofinanziamento. Dal 2003 il Fas è utilizzato per favorire la ripresa della competitività e della produttività nelle aree obiettivo. L’iter prevede i seguenti passaggi: la legge Finanziaria annuale stabilisce le risorse Fas e successivamente il Cipe quindi le assegna per il riequilibrio economico e sociale delle diverse aree.
Ecco, ieri si è consumato proprio il passaggio al Cipe. E per Messina non ci sono nemmeno le briciole. I fondi per la Sicilia, infatti, verranno utilizzati per queste opere: Statale Ragusa – Catania: 217.712 mln di euro; Nord-Sud S. Stefano di Camastra – Gela: 486.863 mln di euro;
Statale Trapani – Mazara del Vallo: 150 mln di euro; Cofinanziamento Circumetnea di Catania: 100 mln di euro; Autostrade del Cas, riqualificazione funzionale ed interventi straordinari: 54 mln di euro; Autostrada Messina-Catania, realizzazione nuovo svincolo fra i comuni di Mascali e Giarre: 18 mln di euro; Statale Bronte – Adrano: 54 mln di euro; Collegamento alla SS 284 nel territorio del Comune di Bronte: 12.3 mln di euro; Tangenziale San Gregorio di Catania – Siracusa, per 10 mln di euro; Tangenziale Palermo Fondo Luparello – nuovo Centro Direzionale: 10 mln di euro; Strada provinciale Marineo – Corleone, primo e secondo lotto (fino a Ficuzza): 85 mln di euro.
La spartizione dei fondi Fas ha svelato anche la farsa, la colossale burla propinataci per mesi sui fondi per Giampilieri. “Arriveranno i fondi Fas”, è stato più volte profetizzato. I risultati sono quelli appena descritti. Che provocano la rabbia del deputato regionale del Pd Filippo Panarello: «Dalla delibera Cipe che assegna i fondi Fas alla Sicilia mancano le somme destinate ai territori del messinese colpiti dalle alluvioni: sono “spariti”, infatti, i fondi per le due ordinanze di Protezione civile per gli interventi necessari alla messa in sicurezza dei territori di Giampilieri e San Fratello. Mentre il bilancio dello Stato ha già provveduto a finanziare gli interventi per le alluvioni del Veneto e della Liguria – ha aggiunto Panarello – dopo dieci mesi dal prolungamento dello stato di calamità, non si è ancora trovato il modo di destinare la quota di fondi Fas necessari all’assistenza alla popolazione messinese, al rimborso per chi ha perso la casa e alla messa in sicurezza del territorio. E’ l’ennesimo schiaffo del governo Berlusconi alla Sicilia e alla provincia di Messina – ha concluso – e non capisco perché il presidente della Regione non abbia protestato vibratamente». La destinazione di gran parte dei fondi Fas verso Catania potrebbe essere una prima risposta al quesito di Panarello.
con i personaggi da quattro soldi che ci rappresentano che cosa ci potevamo aspettare? ma tanto alle prossime elezioni saranno rieletti…
e poi tutti quei vari personaggi della società per il ponte tutti li a sbavare, per acaparrarsi i soldi per un opera che già si sa che non verrà mai fatta perchè l’europa ha tagliato i fondi.
bravi bravi applausi. continuiamo così, vediamo fin quanto in basso riusciamo ad arrivare.
Se ci fate caso sono tutti soldi che vanno a catanie e palermo, sempre la stessa storia. E dire che catania di soldi ne ha bisogno meno di altri visto che è piena di strade e infrastrutture rispetto al resto della sicilia, nè ci sono emergenze in corso..allora è fatta troppo sporca. Però nel piano ci sono comprese anche opere della sponda siciliana del ponte che saremmo noi…
Hai perfettamente ragione…purtroppo, su tutto, anche sulla previsione per il futuro!
Andiamo tutti prima a palermo e poi a roma.
Tutto questo e ridicolo, per la maggior parte delle persone che sono morte.
Distacchiamoci dall’italia e tutta la sicilia.
Davvero farei la Repubblica autonoma dello Stretto unendo le provincie di Messina e Reggio in un area unica metropolitana. Camperemmo molto meglio…
Roma chiede a Palermo le esigenze del territorio siciliano.
Palermo e Catania indicano la destinazione delle risorse (FAS in questo caso).
Palermo e Catania come consueto, tagliano la provincia messinese…… dei morti di Messina…. non hanno alcuna considerazione, dei dissesti e dei pericoli della città e della provincia non gli importa nulla. Gli appalti, solo quelli interessano.
La Sicilia è un’isola ma non è una regione.
Messina e provincia non fanno parte della Sicilia supermafiosa di Catania e Palermo.
La Sicilia messinese e costituita da gente tranquilla che vive in posti meravigliosi.
La provincia di Messina deve essere autonoma dalla regione siciliana, o morirà continuando a subire il dominio mafioso di questa isola/regione/prigione/capestro.