I consiglieri Gioveni, Carbone e Currò in dieci punti hanno evidenziato alcune criticità e promesso battaglia in aula
MESSINA – Fratelli d’Italia non ci sta. I consiglieri Libero Gioveni, Dario Carbone e Pasquale Currò hanno voluto aggiungere quello che hanno definito “un po’ di liquido refrigerante al motore troppo riscaldato di questa macchina”, riferendosi alla giunta Basile che ha sintetizzato alcuni aspetti della relazione dei due anni di mandato. Un documento sintetico, quello esposto ai giornalisti e che andrà in consiglio comunale, che i consiglieri di FdI hanno visto come una disanima “troppo autocelebrativa”.
I dieci punti di FdI: si parte dagli asili nido
Gioveni, Carbone e Currò hanno sintetizzato tutto in dieci punti. Il primo riguarda gli asili nido e hanno spiegato che “il merito politico di cui si vanta l’assessore Mondello sul potenziamento degli asili nido, vada quanto meno diviso a metà con il Governo Meloni perché vorremmo ricordare che la pianificazione per la realizzazione di nuovi asili o adeguamento a Nidi di strutture già esistenti avverrà solo grazie alle risorse date a Messina dai Ministeri dell’Economia e dell’Istruzione (5 milioni e 760.000 euro)”.
Gli impianti sportivi, stadio e Cappuccini
Poi il secondo punto, gli impianti sportivi, di competenza dell’assessore Finocchiaro: “Occorre rivedere l’attuale Regolamento, mentre per quanto attiene allo stadio Franco Scoglio, non abbiamo sentito nulla rispetto alla necessità di realizzare una copertura! E’ paradossale, infatti, che lo stadio più grande del Meridione non venga considerato per le grandi manifestazioni calcistiche; bene i concerti e i grandi eventi, ma non si può dimenticare l’aspetto sportivo da concertare con la società, che peraltro accrescerebbe di certo l’indotto economico. Sulla piscina esterna Cappuccini chiediamo di velocizzare l’affidamento ad una società sportiva per renderla immediatamente fruibile, mentre per riutilizzare quella interna chiusa dal 2019, rilanciamo la proposta dell’utilizzo del pallone presso-statico a basso costo”.
Decentramento e Forte Gonzaga
Si passa poi al terzo punto, che riguarda invece l’assessore Currò e il decentramento di cui “non c’è traccia alcuna”. I tre consiglieri esprimono “la nostra solidarietà politica visto che, anziché affidargli la delega al Risanamento per la quale sono note le sue storiche battaglie, lo si è voluto imbrigliare in una delega che non costituisce certamente una priorità per il sindaco Basile, facendogli dedicare il suo tempo solo a farsi immortalare in qualche selfie di manifestazioni scolastiche”. Da lì si passa al quarto punto e all’assessore Caruso: “Sulla cultura e sul turismo abbiamo apprezzato il progetto di riqualificazione di forte Gonzaga, ma lo stesso rischia di diventare una cattedrale nel deserto se non si individuano idonee aree di parcheggio in una zona urbanisticamente collassata. Occorre affidare siti archeologici ad associazioni, in particolare Tomba a Camera ed Antiquarium chiusi al pubblico per beghe burocratiche”.
Commercio e partecipate: “Bocciamo Amam”
Poi il commercio: “Riteniamo che occorra una rapida predisposizione ed attuazione del Piano del Commercio, una rimodulazione del Regolamento CUP in favore delle attività commerciali e degli esercenti che investono in città”. E le partecipate: “Promuoviamo MessinaServizi per l’efficienza dei servizi, rimandiamo ATM perché al servizio certamente migliorato occorre chiarire ancora meglio il rapporto burrascoso fra azienda e personale rappresentato dai sindacati, mentre bocciamo sonoramente Amam, non dal punto di vista tecnico, ma politico e gestionale”.
Strade e Ponte
Si passa alla manutenzione stradale: “Non c’è più traccia della reintroduzione dell’ecopass, che certamente rappresenterebbe un buon tesoretto per pianificare meglio gli interventi straordinari”. E al Ponte: “Incomprensibile e certamente irrispettoso verso i cittadini che hanno scelto il sindaco Basile nel giugno 2022 il netto dietro front sulla grande opera solo per raccattare forse qualche voto in vista delle elezioni europee approfittando della preoccupazione legittima di parecchi cittadini”.
Cimiteri e servizi sociali
Fratelli d’Italia poi passa ai cimiteri: “Stigmatizziamo la gestione di alcune procedure tecniche, soprattutto l’appalto per la realizzazione della nuova Piramide, che ha esasperato centinaia di famiglie che avevano già saldato l’acquisto dei loculi”. E conclude i dieci punti con i servizi sociali: “Non c’è ancora traccia della ricontrattualizzazione del personale della Messina Social City, ancora legato al contratto delle cooperative e per cui chiediamo un’accelerazione in questo senso”.
I consiglieri hanno poi concluso: “E’ evidente che ancora tanti altri punti sono al nostro esame e che esporremo in aula quando si discuterà la relazione del 2° anno di attività, ma ci è parso opportuno intanto lanciare questo decalogo di questioni che vanno certamente approfonditi e, per quanto ci riguarda, molti di essi vanno anche risolti. Come gruppo consiliare riteniamo di aver sempre dimostrato correttezza esercitando una opposizione costruttiva e mai preconcetta, e certamente, in questo seconda metà di mandato, faremo lo stesso, ma senza sconti a nessuno”. L’arrivo della relazione in consiglio potrebbe portare a nuove battaglie politiche, che intanto sono già iniziate per il Pums, che tornerà in aula lunedì 17 giugno.
Le criticità evidenziate dai consiglieri di cui all’articolo sono effettivamente delle verità!
… amministrazione lontana… anni luce… dalla realtà del territorio
I consiglieri sono in grado di spiegare senza usare il politichese come mai Messina ha ottenuto cifre inferiori rispetto a Catania e Palermo e addirittura di Gela e relative ai fondi di sviluppo e coesione? Fondi che sono stati elargiti dal governo al cui partito appartengono i 3 consiglieri.
TRANQUILLI, A FINE MANDATO ANDRANNO A CASA HAHAHAHAH