L'articolo 6 è stato proposto dalla deputata Zafarana (M5S). I pescatori interessati sono oltre 60, altamente qualificati, mentre l’indotto che si crea sulle due sponde dello Stretto è molto più ampio
MESSINA – Arriva il tanto atteso riconoscimento per gli operatori delle feluche, imbarcazioni tipiche messinesi con cui si realizza il tradizionale sistema di pesca del pescespada. L’Ars ha approvato oggi la legge sulla disciplina della pesca mediterranea e l’articolo 6, proposto dalla deputata regionale del M5S, Valentina Zafarana, è interamente dedicato alla tutela e alla valorizzazione delle feluche e alla promozione della pesca del pescespada dello Stretto.
“Il pescespada pescato dalle feluche dello Stretto – spiega Zafarana – è una delle produzioni-simbolo della città di Messina. L’ok alla legge è un grande riconoscimento per l’intero settore. I pescatori delle feluche sono oltre 60, altamente qualificati, mentre l’indotto che si crea sulle due sponde dello Stretto è molto più ampio, se pensiamo anche ai ristoranti locali che vivono quasi tutto l’anno di piatti realizzati con questo pescespada e a chi vorrà implementare l’offerta turistica tra le due sponde dello Stretto, vantando come attrattiva queste barche uniche”.
“La legge – sottolinea Zafarana – punta a definire e tutelare l’identità e la specificità della pesca delle feluche, attraverso la valorizzazione e il sostegno delle attività degli imprenditori ittici . La salvaguardia e la promozione del sistema e del prodotto ittico permetterà di tutelare il mercato e valorizzare il pescespada dell’area dello Stretto di Messina, un prodotto che rientra a pieno titolo nelle eccellenze enogastronomiche siciliane”.
“La legge prevede inoltre – aggiunge Zafarana – risorse e strategie per diversificare il reddito dei pescatori impiegati nel sistema di pesca delle feluche, con lo sviluppo di attività complementari o connesse, come formazione degli operatori, istituzione di marchi di tutela, campagne di informazione per i consumatori e progetti orientati al turismo, oltre che per la ricerca scientifica, storica, etnografica e antropologica sulla pesca tradizionale del pescespada e delle altre specie di grandi pelagici nell’area dello Stretto”.