Ha preso il via a Lampedusa la campagna di adesione dell'Ast a Posto occupato. In ogni autobus ci sarà "quel" posto riservato ad una donna che non c'è più. L'iniziativa in occasione del Prix Italia che quest'anno si svolge nell'isola dell'accoglienza.
Ci sarà un posto occupato in tutti gli autobus dell’Ast, azienda siciliana trasporti, “quel” posto che una donna non potrà mai occupare, perché uccisa, massacrata dal compagno, dall’ex, dal marito, dal padre.
Ci sarà il simbolo di un’iniziativa che da anni gira l’Italia e che adeso “viaggerà” nei mezzi che attraversano i comuni dell’isola, affollati da studenti, pendolari, lavoratori.
E posto occupato ha trovato spazio anche a Lampedusa, tra i sedili della sala d’attesa all’aeroporto nell’ambito della campagna di adesione dell’Ast (che attraverso una partecipata gestisce i servizi dell’aeroporto) all’iniziativa di Maria Andaloro.
L’Azienda Siciliana Trasporti ha infatti partecipato al Prix Italia, l’evento internazionale promosso dalla Rai e che quest’ anno si è tenuto a Lampedusa, l’isola diventata simbolo di accoglienza e solidarietà. La Società di trasporti regionale è ha voluto, nel partecipare alla manifestazione, accendere i riflettori sui femminicidi e sulla violenza sulle donne.
L’Ast ha quindi aderito alla campagna “Posto occupato”per sensibilizzare tutti gli utenti contro ogni forma di violenza: dal femminicidio al bullismo ed ha organizzato
una importante iniziativa sul territorio siciliano, che è iniziata ieri da Lampedusa, in occasione della kermesse organizzata dalla Rai.
La campagna “Un autobus non basta” ha tagliato simbolicamente il nastro a Lampedusa per poi diventare itinerante, in altri centri della Sicilia dove l’Azienda siciliana trasporti svolge il proprio servizio. Ci sarà un posto occupato in tutte le tratte che i bus percorrono e la campagna si concluderà con un incontro presso la sede AST di Palermo al quale parteciperanno relatori ed ospiti per approfondire il fenomeno della violenza, da affrontare in quanto problema culturale e non solo di genere, che ci riguarda direttamente e indirettamente, alla luce delle modalità con la quale emerge e viene esercitata senza distinzione di età, aree geografiche e fasce sociali.
A Lampedusa, per il primo posto occupato nella sala d’attesa c’erano Maria Andaloro ed il presidente dell’Ast Massimo Finocchiaro, per ribadire l’importanza dell’informazione e della prevenzione contro un fenomeno che si combatte sul piano culturale ed educazionale.
Maria Andaloro ha scelto la storia di Omayma, la mediatrice culturale massacrata con un bastone dal marito perché non voleva tornare nel Paese d’origine, per raccontare una vicenda simbolo in occasione del 68esimo Prix Italia dedicato proprio ai temi dell’accoglienza nella “patria” dell’ospitalità, ovvero Lampedusa: “Abbiamo messo diversi posti occupati, “quel” posto riservato per non dimenticare le tante vittime di una violenza estrema e come monito a non sottovalutare mai i primi indizi di questa violenza, di qualsiasi genere. Saranno all’interno dell’aeroporto nell’area dedicata all’accoglienza, nella sala meeting ed in platea al Belvedere, dove ogni sera vengono proiettati i film”.
L’Ast però è andata oltre e “quel” posto riservato ad una donna che non c’è più, sarà in ogni autobus per far sì che lo sguardo di chi sale a bordo, si soffermi su quelle macchie color sangue e rifletta.
“Ogni giorno – sottolinea il presidente dell’Ast, Massimo Finocchiaro – le cronache riportano casi di donne sottoposte a varie forme di vessazione, dalla violenza psicologica a quella fisica, che in alcuni casi, arriva sino alle estreme conseguenze. La violenza esercitata sulle donne è diventata una piaga sociale, punta di un iceberg che nasconde un mondo sommerso che occorre tracciare e risolvere. Noi aderiamo a questa campagna di sensibilizzazione che, simbolicamente, estendiamo contro ogni forma di prevaricazione a cominciare, per esempio, dal bullismo fra i giovani. La nostra utenza infatti comprende tutte le fasce d’età. Partiamo da Lampedusa, dove l’Ast durante il Prix avrà un “Posto occupato” durante tutti gli appuntamenti previsti e fino alla conferenza di chiusura che si terrà all’interno dell’Aereoporto di Lampedusa, gestito da Astaeroservizi, società interamente partecipata dell’Ast”.
Rosaria Brancato