24 anni anziché il carcere a vita la condanna invocata dall'Accusa al processo d'appello per l'omicidio della giovane messinese
MESSINA – Non una richiesta di pena concordata tra Accusa e difensa, ma comunque una pena inferiore all’ergastolo deciso in primo grado: 24 anni di reclusione per Cristian Ioppolo. E’ questa la conclusione del procuratore generale Felice Lima al processo per l’omicidio di Alessandra Musarra, la giovane trovata senza vita nella sua abitazione di contrada Campolino, la mattina del 7 marzo 2019.
Adesso la parola tocca al difensore di Cristian, l’avvocato Alessandro Billè, poi la Corte d’assise d’appello entrerà in camera di consiglio per uscirne col verdetto.
E’ stato lo stesso imputato a rinunciare al concordato, una sorta di patteggiamento della pena. Una iniziativa, quella del procuratore generale, che aveva suscitato parecchie polemiche.