Atm, Alligo risponde a chi chiede la sua testa e "spinge" il Consiglio comunale ad esaminare il contratto di servizio

Atm, Alligo risponde a chi chiede la sua testa e “spinge” il Consiglio comunale ad esaminare il contratto di servizio

Danila La Torre

Atm, Alligo risponde a chi chiede la sua testa e “spinge” il Consiglio comunale ad esaminare il contratto di servizio

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martedì 07 Agosto 2012 - 13:42

Il commissario straordinario dell’azienda trasporti non ci sta a diventare il capro espiatorio della drammatica situazione aziendale e replica ai segretari sindacali che hanno chiesto le sue dimissioni

Cinque giorni di ferie relative all’anno 2011. Il commissario straordinario dell’ Atm, Santi Alligo, che è anche il segretario generale del Comune , non è scappato – come qualcuno ha malignamente pensato – per non affrontare il nodo stipendi dei lavoratori dell’azienda trasporti, tornati sul piede si guerra, ma si sta semplicemente godendo qualche giorno di vacanza in questa prima decade d’agosto. Ai sui detrattori e a chi ha chiesto la sua testa, cioè i segretari Silvio Lasagni (Uil), Giovanni Burgio (Orsa Trasporti), Carmelo Altadonna (Ugl Trasporti) e Francesco Urdì (Cub Trasporti), che ieri hanno firmato un documento congiunto (vedi correlato), risponde così: «E’ una dichiarazione sconsiderata visto che i sindacati sanno bene come ho agito sin dal momento in cui mi sono insediato». Alligo non ci sta a diventare il capro espiatorio della disastrosa vicenda che riguarda l’azienda di via La Farina ed i rapporti con l’ente proprietario, il Comune: «Ho ereditato i tre mesi di arretrati e posso dire che ho sempre fatto il massimo per garantire mensilmente lo stipendio ai dipendenti, ma la situazione della casse di palazzo zanca è quella che. Dalla Regione – continua il commissario, raggiunto telefonicamente – non abbiamo avuto euro, se non i 500 mila euro di questi ultimi due giorni». A difesa del suo operato, Alligo sottolinea di aver «azzerato le consulenze esterne » e aggiunge: «Ho sempre aggiornato i sindacati su tutto quello facevo».

Alligo ricorda inoltre ai segretari sindacali che hanno chiesto la sua testa che all’inizio del suo mandato, iniziato poco più di un anno fa, nel luglio 2011, ha preteso che venisse finalmente stipulato il contratto di servizio, strumento previsto dalla legge ed «indispensabile per fare chiarezza nei rapporti tra Atm , Comune e Regione». Oggi l’atto esiste, ma solo sulla carta perché non è ancora stato approvato dal Consiglio comunale (vedi correlato). «Probabilmente – spiega il commissario – ci sono stati dei rallentamenti perché è in corso la costituzione della nuova società per azioni che prenderà il posto dell’Atm, ma il Consiglio comunale ha il dovere di esaminare il contratto di servizio, magari integrandolo o modificandolo». Chissà se il Civico consesso raccoglierà questo appello o preferirà esprimersi direttamente sul nuovo piano industriale della nuova Spa, elaborato da Innovabic e già consegnato, come ha annunciato ieri da Capone , agli uffici tecnici del Comune. Di certo c’è che l’ultima seduta del Consiglio comunale prima delle vacanze si terrà giovedì mattina e all’ordine del giorno non c’è traccia del Contratto di servizio tra Comune e Atm. (Danila La Torre)

Un commento

  1. UN’ALTRA VERITA’. Con la nomina a commissario straordinario di ATM del segretario generale Santi ALLIGO, il sindaco Buzzanca assicurò ai dipendenti di palazzo Zanca un cane da guardia della tempistica di impegno della spesa corrente, tutta a favore dei dipendenti comunali, infatti i ritardi ereditati dei pagamenti degli stipendi di ATM sono rimasti identici. Con ALLIGO la situazione finanziaria e economica di ATM è peggiorata, fuori dall’ipocrisia sindacale e politica, ATM è FALLITA, rimangono da gestire questi 16 milioni di euro destinati nel PEG provvisorio, che arriveranno a spizzichi e bocconi, tanto non ci sono le esigenze operative di una vera azienda pubblica di trasporto, ma solo persone e creditori da pagare con un ritardo utile a non generare proteste eclatanti. La prova di questo ragionamento sono le firme mancanti di CISL e CGIL, due bastioni dei dipendenti di palazzo Zanca con incarico a tempo indeterminato. Per capire la forza del segretario generale e le pressioni che può subire,basta un numero 250, tanti sono i dipendenti dell’area coordinata da ALLIGO.

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