I Consiglieri Gioveni e Santalco scrivono all'Assessore al Patrimonio, Signorino, e chiedono l'immediata riapertura degli uffici di Via Aurelio Saffi.
Come si fa a “Ripartire dal Basso” se chi vi fa parte viene del tutto bistrattato e snobbato?
Il Consigliere Comunale Libero Gioveni non usa mezze parole e, con un chiaro riferimento al movimento del neo Sindaco Renato Accorinti, attacca la decisione del Dirigente del Dipartimento Patrimonio di chiudere gli uffici di via Aurelio Saffi dal 5 al 30 agosto.
“Atteso che un qualsivoglia ufficio pubblico non può essere sbarrato all’utenza per un periodo così lungo (perché ciò assumerebbe i contorni delle più classiche interruzioni di pubblico servizio) – scrive Gioveni in un’interrogazione – non si può assolutamente accettare che un Dipartimento così importante (quasi forse alla pari con quello dell’Urbanistica) debba chiudere le porte al pubblico, specie in un periodo così delicato in cui l’emergenza finanziaria di Palazzo Zanca passa anche e soprattutto dagli uffici di via Aurelio Saffi”.
A dir la verità si è trattato di una decisione, quella della chiusura estiva, che nessuno sembra aver gradito.
Anche Giuseppe Santalco, capogruppo consiliare di Felice per Messina, ha scritto questa mattina una lettera aperta indirizzata all’assessore al Patrimonio Guido Signorino in cui si evidenzia il malcontento per una decisione considerata “oltremodo lesiva” dei diritti dei cittadini.
“Tra i compiti principali di un Dirigente – sottolinea Santalco – vi è quello relativo all’organizzazione dei servizi e all’utilizzo del personale. Pertanto lo stesso può benissimo articolare la presenza del personale in ufficio nel mese di agosto per garantire l’apertura al pubblico almeno due giorni a settimana”.