Stangato il giovane, condannato per il tentato omicidio di un 22enne nell'area ex Pirelli, poi chiusa dal Questore
MESSINA – E’ stato condannato a 10 anni di reclusione il 20enne protagonista dell’aggressione avvenuta in discoteca a Villafranca Tirrena, a gennaio scorso. Un verdetto severo, quello del giudice per l’udienza preliminare Monia De Francesco, se si tiene conto che è arrivato alla fine del processo in abbreviato, ovvero col rito alternativo che permette all’imputato di accedere ad uno “sconto di pena” massima che può essere anche rilevante. Il giovane, difeso dall’avvocato Salvatore Silvestro, è stato riconosciuto colpevole dell’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di coltello.
L’accoltellamento in discoteca
E’ con questa accusa che era stato arrestato dai carabinieri, a febbraio scorso, dopo la denuncia della vittima. Il 22enne, assistito dall’avvocato Giuseppe Ventura Spagnolo, qualche giorno dopo i fatti aveva raccontato agli inquirenti come erano andate le cose quel 29 gennaio scorso quando quella che doveva essere una nottata di svago tra giovani ha quasi sfiorato la tragedia.
Una notte di svago che sfiora la tragedia
Secondo la ricostruzione degli inquirenti all’interno del locale, ricavato nell’area ex Pirelli, il ventenne ha sferrato un fendente alla gola del poco più che coetaneo, per poi abbandonare di corsa la discoteca. La security ha avvisato le forze dell’Ordine e i militari dell’Arma hanno avviato da subito le indagini, visionando le immagini dell’impianto di video sorveglianza, mentre la vittima veniva trasportata d’urgenza al Policlinico di Messina. Le sue condizioni erano gravi, ma non era in pericolo di vita. Dimesso, ha spiegato la propria versione dei fatti: non una rissa durante la quale era partita la coltellata, ma una vera e propria aggressione a sangue freddo, per futili motivi.
La Questura chiude la discoteca
Dopo l’episodio e le prime indagini il Questore aveva chiuso il locale, mentre l’aggressore era stato denunciato. Poi l’arresto e, oggi, la condanna.