Dallo scorso 16 gennaio è all'opera l'impresa Vidr di Catenanuova
CATANIA – Fra un anno e mezzo si potrà arrivare all’aeroporto di Catania Fontanarossa in treno. Lo scorso 16 gennaio, infatti, sono stati consegnati i lavori per la realizzazione della fermata ferroviaria all’impresa Vidr di Catenanuova, che dovrà concluderli entro luglio 2020.
Una possibilità attesa da tempo, se si pensa che quello di Catania è uno dei pochi aeroporti internazionali, che tra l’altro conta 10 milioni di passeggeri annui ed è il quinto italiano e primo del sud, a non essere collegato alla ferrovia, a differenza di altri scali anche molto più piccoli.
Ad oggi, infatti, l’aeroporto è raggiungibile solo via autostrada. E che autostrada, l’A 18 Messina – Catania, la stessa oggi sotto l’occhio del ciclone per le sue condizioni disastrose. Basta un imprevisto, e non sono così rari, per perdere l’aereo, anche partendo da casa con largo anticipo.
“Il cantiere è operativo – dice l’ing. Salvatore Leocata, della Direzione investimenti area sud di Rfi -. L’impresa è specializzata in lavori ferroviari, ad esempio nel Messinese sta realizzando anche il sottopasso di Letojanni. I lavori sono a carico di Rfi, per un importo di 5 milioni comprese le somme a disposizione, e dureranno un anno e mezzo. La nuova fermata sarà a circa 700 metri dallo scalo, gran parte dei quali saranno dedicati ad un percorso esclusivo per una navetta di collegamento. E’ in zona ex Maristeli, dove c’erano gli elicotteri, che oggi è trascurata. La Sac (Società aeroporto Catania, ndr), che è proprietaria dell’area, ha già previsto interventi di sistemazione. L’ultimo piccolo tratto, invece, è quello già aperto al traffico dalla rotatoria all’aeroporto (vedi nella foto, ndr)”.
Quella attuale è solo una fase preliminare, l’impresa si sta occupando della bonifica dell’area da ordigni bellici. A brevissimo, invece, si entrerà nel vivo per realizzare la fermata con due marciapiedi ai lati dei due binari e un sottopasso. I lavori dureranno un anno, poi serviranno altri cinque mesi per l’armamento e le opere tecnologiche.
C’è anche uno studio di fattibilità per una seconda fase, che prevede una spesa di circa 10 milioni, per la trasformazione della fermata in stazione e la realizzazione di una galleria sopraelevata con tapis roulant, che dovrà sostituire il bus navetta.
Sarà un’opportunità in più per i turisti e per i siciliani, soprattutto per quelli delle province di Messina, Siracusa, Enna e Caltanissetta.
Quando, tra un anno e mezzo, i lavori saranno conclusi, gli orari dei treni non dovranno essere una replica rispetto a quelli dei bus Sais, attualmente unici mezzi pubblici di collegamento da e per Messina, ma dovranno servire a coprire i buchi. Oggi le stazioni centrali di Messina e Catania sono collegate, attraverso la soluzione più veloce, in 1 ora e 14 minuti. Sarà quindi possibile arrivare in aeroporto in 1 ora e 20 o 1 ora e 30, più o meno gli stessi tempi dei bus Sais diretti, mentre alcuni passano dentro Catania e impiegano fino a 2 ore.
Per avere un collegamento veloce ferroviario tra Messina e l’aeroporto, bisognerà attendere ancora una decina di anni. Ma è quella la strada futura, ormai tracciata. Da Messina si potrà arrivare a Fontanarossa in 45 o 50 minuti, tempi inferiori, ad esempio, rispetto a quelli tra Malpensa e Milano Centrale, i cui treni impiegano dai 52 ai 58 minuti.
Si potrà fare quando sarà completato il raddoppio ferroviario tra Giampilieri e Fiumefreddo. Il 1. marzo è prevista la chiusura della conferenza di servizi, poi potrà andare in gara l’appalto da 2 miliardi su due tronconi: Taormina – Fiumefreddo e Taormina – Giampilieri.
(Marco Ipsale)