Punti clou la fermata di viale Boccetta, la girata di via Primo Settembre e l'entrata in piazza Duomo
Ogni anno uguale ma ogni anno con nuove emozioni. La processione della Vara partirà alle 18.30 da piazza Castronovo e saranno sempre tantissimi i messinesi a seguirla lungo il tragitto fino alla girata di via Primo Settembre e all’entrata in piazza Duomo, prevista intorno alle 21. In serata, alle 23, lo sparo dei fuochi pirotecnici da forte San Salvatore.
La “machina” fu architettata dal Radese nel 1535 e raggiungeva l’altezza dei secondi piani dei palazzi più elevati. In seguito Giovannello Cortese e l’arch. Jacopo del Duca la modificarono con l’adozione di due slitte e l’arricchimento di simboli. Nella parte più bassa della “Vara” è rappresentata la tomba di Maria Vergine. Questa festa soleva anticamente aprirsi con una grande cavalcata, che dalla città si muoveva verso la piazza del Santo Sepolcro nella zona di viale della Libertà, dove si svolgeva una fiera concessa nel 1296 da Federico d’Aragona.
Tre i momenti clou della processione: la fermata sul viale Boccetta per la consueta Preghiera alla Vergine, recitata dal cappellano della Vara, monsignor Vincenzo D’Arrigo; quella in piazza Unione Europea, al fianco degli altri due simboli del Ferragosto Messinese, Mata e Grifone; infine, la tanto temuta “girata” di via I settembre, il momento più difficile per i tiratori e per i fedeli che restano col fiato sospeso prima di liberare uno scrosciante applauso al grido di “Viva Maria”. La vara sarà poi accolta in piazza Duomo dalle campane, dai fazzoletti bianchi dei fedeli e dalle parole dell’arcivescovo Giovanni Accolla, che reciterà il suo messaggio e impartirà la benedizione.
“Abbiamo previsto la stessa organizzazione dell’anno scorso – ha evidenziato l’assessore alla Protezione Civile, Massimiliano Minutoli – in quanto ha funzionato perfettamente. Quest’anno abbiamo provveduto all’aggiunta di alcuni accorgimenti. Cercheremo di evitare che tra i tiratori ci siano altre persone che potrebbero involontariamente intralciare il normale percorso. Prima di tutto la sicurezza di tutte le persone che parteciperanno. E’ una festa e deve rimanere tale senza gravi conseguenze. L’incolumità va garantita, e proprio in questa direzione sono andati i nostri sforzi. Le forze dell’ordine che saranno presenti, insieme alle associazioni di volontariato vigileranno per mantenere l’ordine”.
Una “tragedia immane” a Genova e a Messina si fa festa. Mah!