Il rampollo di una delle famiglie più note del partito ringrazia quanti in occasione del congresso gli hanno dato fiducia e nel ribadire che per lui la priorità è il confronto sul campo, non le manda a dire a chi invece, come Buzzanca ha preferito una forma più blanda, l’autosospensione piuttosto che le dimissioni
Scintille in casa Pdl tra i coordinatori locali del partito, nonché candidati alle regionali Giuseppe Buzzanca e Nino Germanà. Le due anime del Pdl, area ex An ed area ex Forza Italia, sono ai ferri corti perché dai numeri che verranno fuori dalle urne dipenderanno equilibri futuri e soprattutto ambizioni su Palazzo Zanca e Palazzo dei Leoni. Il Pdl messinese, falcidiato dalle fughe degli anni scorsi, prima i finiani, poi gli uomini di D’Alcontres, ultimi quelli di Beninati, deve fare i conti anche con la vicenda Corona, dapprima candidato con il benestare del partito, poi ritirato in corsa a poche ore dalla presentazione delle liste su richiesta dello stesso Alfano.
Alla fine per controbilanciare le corazzate degli aennini è sceso in campo il parlamentare azzurro Nino Germanà, che ieri si è dimesso dalla carica di vice coordinatore del partito cogliendo l’occasione per una frecciatina a Buzzanca che invece si è soltanto autosospeso dal ruolo di coordinatore provinciale.
“Nel rispetto dei principi e dei valori espressi dallo Statuto del Pdl- scrive Germanà– ed in linea con le disposizioni previste dal Regolamento sulle Incompatibilità, ritengo doveroso informare che ho indirizzato una lettera al Segretario Nazionale Angelino Alfano ed ai Coordinatori Regionali del Popolo della Libertà in Sicilia, in cui annuncio la mia autosospensione dall’incarico di Vice Coordinatore Vicario del partito nella Provincia di Messina. Ho sempre inteso la politica come servizio alla collettività, e la mia attività è sempre stata improntata allo spirito di responsabilità anche nei confronti del partito che ha bisogno di una continua attenzione ed assoluta dedizione che in questo momento purtroppo non posso garantire. Voglio quindi andare oltre alla semplice autosospensione prevista dal Regolamento e presentare le mie irrevocabili dimissioni, rinunciando al ruolo prestigioso che mi è stato offerto durante il Congresso provinciale del marzo 2012”.
Il rampollo di una delle famiglie più note del partito ringrazia quanti in occasione del congresso gli hanno dato fiducia e nel ribadire che per lui la priorità è il confronto sul campo “mi son candidato anche per dimostrare che non sono un nominato, ma voglio confrontarmi sulle preferenze”, non le manda a dire a chi invece, come Buzzanca ha preferito una forma più blanda, l’autosospensione piuttosto che le dimissioni. La polemica va oltre tocca i temi caldi del ricambio generazionale e dell’attaccamento alle poltrone e ai doppi incarichi.
“Adesso è giunto il momento di lasciare spazio anche agli altri esponenti del Pdl a Messina- prosegue- che sapranno sicuramente continuare l’opera di rinnovamento che ho avviato subito dopo la mia elezione. La nuova stagione di cambiamento impone la rinuncia alle vecchie logiche stantie ed anacronistiche.Voglio annientare le logore dinamiche che finora si sono basate su giochi di potere e doppi incarichi,
ed è per questo che dico basta e rinnovo il mio impegno per contribuire a costruire un partito aperto che accolga tutti coloro che credono fermamente in un futuro
diverso e slegato da chi ha sempre fatto della ricerca della poltrona, magari doppia, uno stile di vita. Smarcarsi dal vecchio e non offrire uno spettacolo di
concentrazione di potere affinchè non accada mai più che un parlamentare sia esso nazionale o regionale, a causa di interessi personali e velleità politiche, monopolizzi gli spazi del partito, cumulando cariche ed incarichi”.
Insomma, a due settimane dal voto il clima in casa Pdl si fa rovente, anche se, per la verità, in tempi non sospetti proprio Germanà sulla vicenda del doppio incarico di Buzzanca, non era stato proprio tenero. Ma adesso lo scontro è voto per voto, e chi conquisterà lo scranno all’Ars in realtà conquisterà molto di più in termini di potere interno al partito.
(Rosaria Brancato)
mah… spero davvero che raccolgano i voti che meritano.
Ad ad uno anche i piu fedeli vanno prendendo le distanze abbandonandolo alla sua inarrestabile compulsiva voglia di potere.
Ma chi aspetta a prendere atto dell’inarrestabile fallimento sul versante politico-amministrativo e dedicarsi alla sua attività di dietologo dove, la si, gli si può riconoscere l’alta capacità professionale?
Su, Peppino, fattene una ragione!
Vuoi mettere rinunciare a 12.000 euro mensili, spese TUTTE pagate, aumento del vitalizio per ogni anno di legislatura effettuata???
Lui fa bene (a se stesso) a candidarsi, gli altri (i cittadini messinesi) farebbero bene a dargli l’opportunità di tornare a fare il professionista.
Se i Messinesi non sono come Berlusconi definì una volta gli Italiani non dovrebbero votare nessuno dei nomi presenti in questo articolo! Certamente Messina ne avrebbe solo vantaggi!
IL PDL? AH… IL Partito Dei Pitoni,ed arancini? a Minna finiu caro Buzzy e Germanò,arriva Grillo a Nuoto,
alle volte vale proprio il detto che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
programma completato al 99%………?!?!…..
In una zona strategica per la pubblicità elettorale, cioè la salita di piazza Castronovo e lungo la circonvallazione che porta a San Licandro sono spariti i faccioni dei candidati. Non posso dire che ne sento la mancanza, ma è un fatto strano che in piena campagna elettorale non si propongano agli elettori. I giochi elettorali sono fatti? L’uscita di scena di CORONA e l’ingresso del giovane GERMANA’ insieme alle difficoltà della componente di ALLEANZA NAZIONALE all’interno del PDL, hanno spostato su FORMICA e GERMANA’ tutto l’impegno del POPOLO DELLA LIBERTA’,che metterà a rischio l’elezione di BUZZANCA, pare che NANIA lo abbia abbandonato.Sul fronte del PARTITO DEMOCRATICO non ci saranno problemi per RINALDI e PANARELLO,il primo è il cognato del potente GENOVESE, il secondo ha dalla sua la burocrazia sindacale della CGIL e della UIL, ambedue godranno dei voti della FORMAZIONE PROFESSIONALE. Probabilmente c’è anche che il Comune di Messina vuole anticipatamente il tributo della pubblicità, miracolo delle casse vuote dei Partiti e di palazzo Zaanca.
Il problema e’ e resterà sempre, la tolleranza dei siciliani. Quello che in altre situazioni viene considerato una peculiarità, sul fronte elettorale e’ il peggior difetto. Non siamo capaci di INDIGNARCI di fronte a nulla ed e’ per questo che questa classe politica non prova nessuna vergogna nel riproporsi agli appuntamenti elettorali. Non mi intendo di politica, tuttavia voglio augurarmi che tutti i giovani candidati, sia rampolli che no, abbiano la capacita’ di staccarsi da vecchie logiche stantie ed avere la determinatezza di rinnovare o addirittura rivoluzionare il modo di fare politica. D’altronde, anche amministrando responsabilmente avranno diritto alle loro ambite poltrone. Buona campagna elettorale a tutti.
PER BURRASCANU…
mia nonna mi ha insegnato un detto e poichè lo devo scrivere in dialetto chiedo al simpatico “burrascanu” a proposito della crisi tra gli alleati del popolo delle libertà di commentarmelo e di dirmi a chi possiamo dedicarlo…il detto è << quannu u boi va o maceddu tutti currunu cu cuteddu >>
andate via non dovete neache chiedere le preferenze… avete rovinato un paese e ancora siete qui ma cosa volete fare…
dopo 18 anni il risultato è evidente non c’è un settore che va…
nulla tutto finito…
cercatevi un lavoro da 1200 euri e ringraziate i siciliani, perchè se fossimo stati in francia la ghigliottina sarebbe stato poco.