Potrà essere attivata entro due anni dal momento in cui l'Enac acquisirà le aree e firmerà la convenzione con Rfi. Ma è una criticità da risolvere
Nel 2028, secondo i programmi, Messina e Catania saranno distanti via ferrovia 45 minuti (VEDI QUI). Oggi le fermate intermedie sulla linea più veloce sono quelle di Alì Terme, Santa Teresa, Taormina, Giarre e Acireale. Di conseguenza, l’aeroporto di Catania sarebbe raggiungibile da Messina in 50 minuti, o anche meno se fosse prevista qualche fermata in meno. Tra dieci anni, quindi, Fontanarossa sarà l’aeroporto di Messina più di quanto non lo sia già adesso.
Del resto, per fare un esempio, i treni da Malpensa a Milano centrale impiegano da 52 a 58 minuti. Raggiungere l’aeroporto in 45 o 50 minuti, rispetto ai tempi attuali in bus (oggi unico mezzo disponibile) che variano da 1 ora e 15 (da Boccetta) fino a persino 1 ora e 50 (per le corse che transitano dal centro di Catania), rappresenterebbe un grande salto di qualità. In ritardo di qualche decennio ma meglio tardi che mai. Servirà comunque un numero sufficiente di corse, soprattutto negli orari in cui non ci sono corse bus dirette.
Nel frattempo, c’è un passaggio intermedio che consentirà di aggiungere corse treno per arrivare all’aeroporto in un’ora e 15 o un’ora e 20. Ed è la fermata ferroviaria di Fontanarossa, a circa 800 metri dal terminal, da percorrere su sede dedicata, quindi senza traffico, in un paio di minuti, con bus gestiti dalla Sac, la Società aeroporto Catania.
Ma già nel 2015 Rfi e la Regione avevano annunciato che la nuova fermata sarebbe stata pronta entro tre anni, quindi oggi, nel 2018.
Invece solo il 24 luglio dello scorso anno, undici mesi fa, Rfi ha firmato un protocollo con la Sac e con l’Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile) per la disponibilità delle aree ed ha affidato l’incarico di progettazione e realizzazione.
Da allora, però, tutto procede a rilento. Perché? L’Enac deve acquisire le aree dal Ministero della Difesa e poi dovrà fare una convenzione con Rfi. Da quel momento, la fermata, sulla linea già esistente Catania – Bicocca, sarà realizzabile entro due anni con una spesa di 5 milioni già finanziata per la prima fase, senza terzo binario di attestamento. Il costo complessivo dell’intervento è invece stimato in 15 milioni, ma la fermata potrebbe essere utilizzata già al termine della prima fase.
Rfi ne prevede l’attivazione nel primo semestre del 2020, quindi entro due anni da oggi. Ma se l’acquisizione delle aree da parte di Enac tarderà ancora, il termine potrebbe slittare un’altra volta.