Messaggio congiunto del sindaco e del vescovo: “La Vara è un patrimonio comune”

Messaggio congiunto del sindaco e del vescovo: “La Vara è un patrimonio comune”

Messaggio congiunto del sindaco e del vescovo: “La Vara è un patrimonio comune”

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mercoledì 14 Agosto 2013 - 16:18

Il sindaco Accorinti spiega di aver ridotto le spese per la festa e di avere intenzione di rilanciarla nei prossimi anni. Il vescovo La Piana ricorda il “miracolo” di devozione popolare di fede semplice e genuina e di amore che l’anima di una città grata e riconoscente, festante e ricca di speranza, tributa ogni anno alla Vergine Assunta

In occasione della festa dell'Assunta, il sindaco, Renato Accorinti, e l'Arcivescovo Mons. Calogero La Piana, hanno rivolto un saluto alla cittadinanza messinese attraverso un messaggio congiunto.

“La Festa della Vara è senz’altro l’appuntamento più sentito dell’anno per il popolo messinese. Una tradizione che si rinnova da cinquecento anni, che ormai fa parte del nostro DNA culturale – ha sottolineato il sindaco Accorinti – e che vede la partecipazione sentita di migliaia di fedeli e di affezionati a questo antico rituale. Tra i piedi nudi in segno di umiltà, tra i <Viva Maria> e le mani aggrappate alle corde come alle speranze, è palpabile il sentimento religioso di coloro che ripongono tutte le loro aspettative e richieste nella Madonna chiedendole aiuto, lavoro, salute, pace, grazie. Tale sentimento religioso merita grande rispetto poiché è espressione di un percorso personale del singolo e di una collettività. In questa festa, tra le strade affollate della città trasuda l’umanità variegata del popolo messinese con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Emergono nettamente, come in un dipinto, i chiaroscuri dell’esistenza: le gioia e le sofferenze, la speranza di avere già domani una vita migliore. E’ certo che un popolo che vuole veramente migliorare la qualità della vita, sia individuale che collettiva, deve fare uno sforzo e un salto di qualità nel vivere giorno dopo giorno con un atteggiamento sempre più maturo che metta al centro, oltre al bene personale e dei propri familiari, il bene comune come un valore imprescindibile, mantenendo vivo quel sentimento religioso che ogni 15 di Agosto riesce a far sentire i messinesi un unico vero popolo. La vera ricerca spirituale – ha continuato il sindaco – è un cammino che porta a scoprire gradualmente la parte migliore che è dentro tutti noi e a trovare un equilibrio interiore che porta a vivere meglio, individualmente e collettivamente. I valori a cui approda questa ricerca sono inequivocabili: amore, servizio, responsabilità, solidarietà, senso civico, partecipazione. Valori che, non a caso, coincidono con gli ingredienti necessari alla convivenza matura in una grande comunità, come la città. Da qualche mese a Messina si nota in tanti un atteggiamento nuovo. Un desiderio palpabile di partecipazione alla vita collettiva, di collaborazione entusiasta per migliorare un <pezzettino> di città mettendo in campo gratuitamente le proprie competenze e il proprio tempo. In un mese e mezzo dall’insediamento di questa amministrazione, centinaia e centinaia di volontari si sono già spesi nella pulizia delle spiagge, del verde pubblico, delle strade, di spazi comunali. Questi gesti sono espressione di un ritrovato amore per la nostra città, di un rinnovato senso civico, della consapevolezza che non si possa più delegare interamente alle istituzioni la cura di un territorio poiché questa passa innanzitutto, e necessariamente, da una scelta responsabile del singolo cittadino. In nome della cura del territorio e dei valori suddetti, con l’intento di recuperare il senso originario puramente religioso di questo evento (il ricordo dell’assunzione in cielo della madre di Gesù), il Sindaco e l’Amministrazione hanno scelto di ridurre drasticamente le spese per l’allestimento della festa, anche in virtù della grave crisi economica in cui versano le casse comunali, mantenendo comunque fermo l’intento, per gli anni a venire, di un rilancio della festa della Vara volto all’innovazione, alla sprovincializzazione, alla possibilità di attingere a fondi statali ed europei per dare ad essa connotati di alto profilo e ampio respiro. Inoltre, contro ogni tipo di ambiguità e in netta discontinuità col passato, per la prima volta è stato deciso di istituire un protocollo di legalità con le Forze dell’Ordine per regolamentare le funzioni del nuovo Comitato Vara, mettendo al centro i principi etici indiscutibili di legalità e di contrasto alle mafie dopo i gravi avvenimenti della Festa della Vara 2012, quando volontari di AddioPizzo furono aggrediti da due componenti del disciolto Comitato Vara. Invito tutti i concittadini a mettere al centro questi principi e a contrastare a viso aperto e a muso duro ogni tipo di atteggiamento mafioso, perpetrato troppo spesso anche da una classe politica corrotta, opponendoci ad ogni forma di vessazione: ricatti, minacce, clientelismo, voto di scambio. Augurando alla città di poter festeggiare felicemente il Ferragosto, come Sindaco di tutti i cittadini – ha concluso Accorinti – voglio ribadire con forza e in modo inequivocabile che la Vara è un patrimonio e un bene comune che appartiene a tutto il popolo messinese”.

Il messaggio dell'Arcivescovo La Piana recita:“Carissimi fratelli, cittadini e amici, – ha detto Mons. Calogero La Piana – l’approssimarsi della Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, mi spinge a rivolgervi un breve saluto e augurarvi ogni bene nel Signore. Non finiremo mai di stupirci dinanzi al <miracolo> di devozione popolare, di fede semplice e genuina e di amore che l’anima di una città grata e riconoscente, festante e ricca di speranza, tributa ogni anno alla Vergine Assunta. La fede dei messinesi si rinnova anche quest’anno nel solco di quell’antico ricordo. I cuori esultanti e le braccia rinvigorite dalla filiale riconoscenza traineranno ancora il simbolo di una città che guarda a Maria Santissima, s’interroga e si confronta. L’andare spedito della macchina dell’Assunta per le strade di Messina e l’entusiasmo di un popolo fedele si fondono con la volontà di offrire ad ogni cittadino, con sacrificio e con gioia, questo simbolo della nostra identità storica e di tenere vivo questo emblema cittadino in mezzo alle contraddizioni e ai problemi che stazionano in questa città provata, ma desiderosa di costruire e di progettare un futuro migliore. Da questa fede e da questi motivi portanti, vorremmo che si elaborasse un’arte di vivere e un impegno solidale contro ogni sopraffazione e ogni illegalità. Vorremmo che i valori irrinunciabili che costituiscono il fondamento della civiltà, come legalità, riscatto, pacificazione, si radicassero nell’essere di ogni cittadino di buon volere e formassero anche il presupposto razionale e morale di ogni impresa di edificazione del futuro. Colmiamo i vuoti, testimoniamo i valori, rendiamoci credibili, guardiamo a Maria. Confortati e spronati dalle parole chiare, dirette ed essenziali di papa Francesco che invita tutti a camminare, costruire, confessare e custodire, edifichiamo e costruiamo quali “pietre vive” la nostra città, non prima di aver edificato la nostra vita morale e cristiana, manifestando a tutti il nostro stile di onesti cittadini e di buoni cristiani con testimonianze credibili e coerenti di un retto costume di vita. La Vara deve essere la festa del sogno dei messinesi, del riscatto, del crederci davvero: la dimostrazione che si possono trovare insieme soluzione sagge capaci di custodire il bene comune con una comunione di intenti, una sintonia di valori e una gioia nel progettare insieme. La Vara è dei Messinesi, della città onesta che lavora, spera, sogna, soffre e non perde la speranza. La Vara è la festa della Madre del Signore – ha concluso l'Arcivescovo – che nessuno può toglierci perché è l’anima della nostra città che ha sempre guardato a Maria per <camminare, costruire, confessare, custodire>. Di tutto cuore ogni benedizione dal Signore”.

8 commenti

  1. Viva Maria viva la Vara viva Messina

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  2. RisaniAmo Casa nostra 14 Agosto 2013 22:24

    Belle parole che se non sono seguite da comportamenti coerenti da parte di tutti noi restano sulla carta. Noi, cittadini del “Comitato RisaniAmo Casa nostra” abbiamo sposato questi concetti che non possono non vederci d’accordo. Dalle parole ai fatti il percorso é impervio e lungo, ma ci siamo messi sulla strada.

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  3. V I V A M A R I A, V I V A M A R I A, v i v a la U R B S M E S S A N A, v i v a i M E S S I N E S I.

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  4. La vara è un patrimonio comune!!!

    MA A GESTISCIUNU IN. 4

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  5. Ok bene la politica del risparmio. Certo nn è bello vedere il percorso nn addobbato e nemmeno in lumicino a festa. A tal proposito spero che le pubblicità nelle TV e i manifesti nn siano stati a carico del comune, altrimenti la presa per i fondelli ai messinesi sarebbe a iosa. Al limite si potrebbe capire pubblicizzare fuori messina, ma a noi messinesi a cosa serve? se poi serve a spendere tutti i soldi raccolti allora fate pure. Un fondo cassa per il prossimo anno no?

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  6. La “presa per i fondelli” è sicura, si è già discusso su questo e la pubblicità è stata pagata dal comune

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  7. Che l’Arcivescovo impedisca l’appropriazione politica di un evento cristiano da parte di un buddhista senza scarpe.

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  8. Tutto fumo e niente arrosto.
    Tante parole e nulla di concreto.
    Sindaco e Arcivescovo finitela di fingere. Sapete tutti come vanno le cose prima, durante e dopo la Vara. Fate i seri. Concentratevi su cose più utili per la collettività cittadina e non disperdete energie e soldi per manifestazioni pagane e senza senso.

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