L’associazione Katabba si prepara alle feste medievali per ricordare l’ingresso del Conte Ruggero d'Altavilla e la liberazione dalla dominazione araba
Monforte San Giorgio si prepara a vivere giornate dal sapore medievale in cui si ricorderà l’ingresso del Conte Ruggero d’Altavilla e la liberazione dalla dominazione araba, con il sottofondo della “Katàbba” (derivazione dal greco Katabasis-discesa o dall’arabo Qataba-adunata o da entrambi), un’affascinante sonata tradizionale eseguita dal campanile della Chiesa di Sant’Agata composta dal succedersi di ritmi realizzati da campane e tamburo. Per ben venti giorni all’alba e al tramonto i monfortesi potranno ascoltare il suggestivo concerto di campane e tamburo che con venticinque ritmi diversi, affidati all’estro degli esecutori inerpicati sul campanile, rievoca l’arrivo del messaggero degli Altavilla: il trotto dei cavalli, il passo felpato del cammello su cui, secondo la leggenda, avanzava Ruggero e la fuga dei Saraceni.
Sullo sfondo di questa magica atmosfera da domani fino al 1 febbraio l’Associazione Katabba ha organizzato una serie di appuntamenti che si succederanno durante i fine settimana.
Il calendario del primo weekend prevede una giornata interamente dedicata alla caccia, con l’esposizione di rapaci tipici della nobiltà dell’epoca, quali aquile, falchi, poiane, gufi reali, mentre domenica invece si terrà l’escursione al colle dell’Immacolata, la sagra “Terre di Monforte”, il corteo storico per le vie del paese e lo spettacolo di “Grande scuola di Falconeria”, a cura del centro rapaci ASIFF , con l’esibizione dei valorosi Arcieri e Balestrieri della città di Enna.
Nel fine settimana del 25 e 26 Gennaio si terrà la “Giostra della Katabba” e verrà ospitato il Corteo Storico della città di Itala. Il fine settimana dell’ 1 e 2 Febbraio sarà dedicato al Gran Corteo Storico. Durante il percorso, si rievocherà l’entrata trionfale del Gran Conte Ruggero I° d’Altavilla a Munt-da-Furt, preceduto da Tamburi da parata e Chiarine, Armigeri e Soldati, il fratello Roberto il Guiscardo con l’Emiro Ibn al-Timnah, Notabili, Corte Principesca, Sbandieratori, Cavalieri Della Katabba, Arcieri, Cortigiani, Popolani con al seguito giullari di corte , musici, artisti di strada, mangiafuoco e giocolieri. All’arrivo in Piazza si eseguirà il rito dell’accensione del sacro fuoco della cristianità donato dal monaco bizantino, custode nelle grotte del castello della fede cristiana.
Il programma prevede inoltre un “percorso medievale” all’interno del borgo antico: arti e mestieri, con la forgiatura di spade e il conio delle monete, un mercatino medievale e danzatrici del ventre.
