Festeggiamenti mariani, l'Asp di Reggio Calabria "diffida" il Comune

Festeggiamenti mariani, l’Asp di Reggio Calabria “diffida” il Comune

Mario Meliado

Festeggiamenti mariani, l’Asp di Reggio Calabria “diffida” il Comune

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martedì 17 Agosto 2021 - 20:17

«Giochi pirotecnici? Show musicali di rilievo nazionale? Scelta da rivalutare, l'area degenza del Gom è già al limite del ritorno in "zona gialla"»

A molti, moltissimi reggini – anche devoti – era parso assai strano che il comportamento del Comune quanto a festaMadonna si discostasse da quello della Curia. Adesso, arriva per lettera la “strigliata” dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, assai poco tenera verso Palazzo San Giorgio.

La decisione dell’Arcivescovo

A inizio luglio, infatti, il neoarcivescovo monsignor Fortunato Morrone aveva fatto sapere che la tradizionale processione in onore della Madonna della Consolazione non avrebbe avuto luogo.

E così pure il resto dei festeggiamenti religiosi in onore dell’amatissima Patrona dei reggini.
Motivo, naturalmente, le doverose precauzioni antiCoronavirus.

La letteraccia dell’Asp

La lettera inviata dall’Asp a Prefetto e sindaco

La letteraccia che l’Asp reggina ha inviato al Comune, ma – occhio – anche al Prefetto e, per conoscenza, al commissario governativo alla Sanità deriva, intanto, da «notizie di stampa».

Secondo le quali la governance dell’Azienda sanitaria provinciale (commissario straordinario, Gianluigi Scaffidi) avrebbe avallato lo svolgimento dei festeggiamenti civili, sebbene «nel rispetto delle normative antiCovid».

Gianluigi Scaffidi, commissario dell’Asp di Reggio

Già in partenza, Scaffidi brucia Palazzo San Giorgio.
In realtà, spiega in missiva, «non s’è mai discusso in presenza del rappresentante del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di spettacoli pirotecnici da realizzarsi sul Lungomare». E né certamente d’«eventi musicali di rilievo nazionale da realizzare in piazza del Popolo».

Per cui, non ci può essere stato un “sì” (ma neanche un “no”, se è per questo) in tale sede. Cioè, nelle due riunioni del 25 maggio e del 6 luglio.

Col Covid-19 non si scherza

vMa col Coronavirus, e con la pelle dei reggini, non si scherza.
Ecco che allora il commissario Scaffidi opera una seconda puntualizzazione: in tutti i casi, anche considerando il 6 luglio, «la situazione Covid, da allora, è di gran lunga peggiorata».
E i destinatari della missiva lo sanno perfettamente.

Asp e Grande ospedale metropolitano si trovano anzi a fronteggiare un «difficile momento nella provincia reggina», sul tema.
In soldoni: «Oltre 1.300 contagiati, 44 ricoveri al Gom di cui 3 in terapia intensiva, diminuita propensione da parte della popolazione alla vaccinazione, diminuito rispetto delle norme generali di prevenzione».

Uno “scatto” del Grande ospedale metropolitano

Un potenziale disastro, per fronteggiare il quale i commissari dell’Asp (Scaffidi, appunto) e del Gom (Iole Fantozzi) «stanno compiendo ogni possibile attività organizzativa finalizzata a garantire le cure e la prevenzione del contagio nel contesto dato che non prevede posti letto e personale dedicato infiniti. Tutt’altro. Si rimarca – così Scaffidi – che il solo Gom ha già abbondantemente superato, in area degenza, la soglia stabilita dalle norme nazionali per il cambio di colore della Regione».

«Scelta da rivalutare»

Alla luce di tutto ciò, «si  chiede» a sindaco e Prefetto di «rivalutare la decisione di far svolgere spettacoli pirotecnici ed eventi musicali di rilievo nazionale».
E cioè, dietro il burocratese della forma, stronca il possibile svolgimento degli eventi citati. Questo, in relazione a quanto «potrebbero comportare in termini d’incremento dei contagi e, quindi, di sviluppo della malattia».

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