L’appuntamento è per mercoledì 13 agosto alle 21,30 con la terza rappresentazione, attesissima dopo l’entusiasmo suscitato dalle prime due recite, entrambe suggellate da un’ovazione finale di venti minuti di applausi
Sull’onda del successo registrato nei giorni scorsi, arriva l’ultima replica di Tosca, il nuovo allestimento del capolavoro pucciniano che Castiglione, regista e scenografo di fama internazionale, ha allestito con grande successo di pubblico e di critica al Teatro Antico di Taormina. L’appuntamento è per mercoledì 13 agosto alle 21,30 con la terza rappresentazione, attesissima dopo l’entusiasmo suscitato dalle prime due recite, entrambe suggellate da un’ovazione finale di venti minuti di applausi.
Con le sue bellissime produzioni operistiche, Enrico Castiglione si riconferma dunque artista in grado di calamitare appassionati da tutto il mondo. Merito di una messinscena tra le più originali delle ultime stagioni liriche: “La Tosca delle colonne”, così è stata definita questa edizione contraddistinta dalla citazione dei colonnati barocchi della Roma papalina, così simili a quelli dell’antico Impero, e come quelli destinati a crollare. Simbolo del Potere un tempo invincibile, poi corrotto e degradato, i capitelli spezzati e i tronchi marmorei sono stati rivisitati e stilizzati da Castiglione per armonizzarsi in perfetta simbiosi con le colonne classiche del Teatro Antico di Taormina. Un effetto che ha sedotto il pubblico.
Enrico Castiglione è fino ad oggi l’unico ad aver messo in scena sette diverse edizioni dell’opera, l’ultima delle quali ha debuttato appunto nella millenaria cavea taorminese, arricchita dagli splendi costumi d’epoca di Sonia Cammarata.
La produzione, realizzata dalla Fondazione Festival Euro Mediterraneo, è inserita nel cartellone di Taormina Arte, nell’ambito della sezione “Musica&Danza” di cui Castiglione è direttore artistico. Dal 2007 i suoi allestimenti operistici assicurano alla Perla dello Jonio una promozione turistica e culturale senza precedenti, non solo grazie ai ripetuti sold out ma ancor più attraverso la trasmissione in mondovisione delle spettacolari messinscene.
Un successo che si è ripetuto per Tosca con applausi a scena aperta da parte di un pubblico cosmopolita, che ha assicurato il pienone ad un allestimento programmato pochi giorni dopo il bel riscontro riservato al dittico Cavalleria rusticana e Pagliacci, sempre con la regia e le scene di Enrico Castiglione. E proprio per garantire la qualità più alta in una prospettiva di apertura internazionale, Castiglione ha invitato la Turkish National Orchestra, fondata e diretta da un maestro del calibro di Cem Mansur. E un’amalgama di straordinaria compattezza ed equilibro sonoro ha contraddistinto la performance orchestrale.
Sul palcoscenico si è distinto un cast vocale d’eccezione: il triangolo di amore e morte ha visto l’intensa Tosca del soprano Elena Rossi e lo smagliante Cavaradossi di Giancarlo Monsalve lottare fino all’ultimo contro le trame dell’insinuante barone Scarpia, disegnato dal baritono Francesco Landolfi. Accanto a loro il baritono Giovanni Di Mare (sagrestano), il basso Gianluca Lentini (Angelotti e Sciarrone), il tenore Giuseppe Distefano (Spoletta), il basso Alberto Maria Antonio Munafò-Siragusa (carceriere) e il contralto Antonella Leotta (pastorello). Ottima la prova del Coro Lirico Siciliano istruito da Francesco Costa, impegnato anche sul piano attoriale nello spettacolare Te Deum costruito da Castiglione per il finale atto primo, dove spiccava altresì il Coro di voci bianche “Progetto Suono” di Messina, diretto da Rita Padovano.
Il contrasto delle passioni è evidenziato dalla regia in ogni dettaglio, esaltando le emozioni musicali e drammatiche dell’opera. «Tosca – sottolinea Castiglione – è un capolavoro forte, passionale, che io amo definire cinematografico, proprio perché l’orchestrazione di Puccini è ricchissima di commenti sonori legati a ciò che succede e che deve succedere in scena. E’ una partitura immensa, che ogni volta che apro e studio è fonte inesauribile di sorprese e di possibilità. E ogni volta la devi reinterpretare, a seconda delle opportunità scenografiche e delle possibilità attoriali del cast. Il mio settimo allestimento dell’opera si basa su un’innovativa idea scenografica che mette in risalto Roma come centro del potere, ma nella sua decadenza. Giganteschi frammenti del colonnato di San Pietro puntellano la scena. Il tutto ben ambientato, spero, tra la Roma Antica del Teatro di Taormina».
Come si è anticipato, Enrico Castiglione è l’unico regista e scenografo al mondo ad avere già all’attivo ben sette allestimenti di Tosca e due film del capolavoro pucciniano: il primo, realizzato nel 2000 con José Cura e Renato Bruson, il secondo registrato proprio a Taormina nel 2008 con Marcello Giordani, Renato Bruson e Martina Serafin.
Tosca è il titolo che il maestro Castiglione, nato a Roma ma di origini siciliane, ha portato in giro più di ogni altro nel mondo, conquistando in teatro e in video milioni di spettatori.