La Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura ha arrestato due noti imprenditori catanesi che operano anche a Messina nel settore del commercio delle calzature.
Sono finiti ai domiciliari con l’accusa di estorsione aggravata il padre Giuseppe Giunta, 64 anni, e il figlio Pietro Paolo Giunta, 32 anni, due venditori catanesi di scarpe, operanti anche nel messinese in un noto negozio del centro. Le indagini condotte dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura hanno accertato che, dal 2004, i due avrebbero costretto alcuni dipendenti a restituire loro parte degli stipendi sotto la minaccia di un licenziamento. A mettere gli inquirenti sulla giusta pista sarebbero state proprio le denunce di alcuni dipendenti rimasti vittime di questo sistema.
Sono il 95% degli imprenditori ad usare questi metodi. Per non parlare degli assegni famigliari e dei rimborsi del 730 che scompaiono.. Nel più totale silenzio “assenzio” di: Sindacati, Federazioni di categoria, ispettorato del lavoro, camera di commercio, albi di commercialisti e consulenti, tutte le Conf… commercio,artigianato,industria ecc. E poi gli imprenditori piangono che il costo del lavoro è insopportabile..
Mascalzoni il costo dei dipendenti è addirittura inferiore a i costi dell’energia elettrica…
Sono il 95% degli imprenditori ad usare questi metodi. Per non parlare degli assegni famigliari e dei rimborsi del 730 che scompaiono.. Nel più totale silenzio “assenzio” di: Sindacati, Federazioni di categoria, ispettorato del lavoro, camera di commercio, albi di commercialisti e consulenti, tutte le Conf… commercio,artigianato,industria ecc. E poi gli imprenditori piangono che il costo del lavoro è insopportabile..
Mascalzoni il costo dei dipendenti è addirittura inferiore a i costi dell’energia elettrica…
Già molti messinesi comprano a Catania perché è di moda e per farsi la passeggiata, felici di passare la giornata in una bolgia di ipermercati degni dell’inferno dantesco, non considerando le spese per carburante e mangiar male.
Quel poco di mercato che ci resta vengono i catanesi stessi ad inquinarcelo ed ad imporre le loro regole.
A volte bisognerebbe sforzarsi di più e considerare meglio quello che offre la nostra città, anche perché così fanno gli altri, che hanno un senso di appartenenza al teritorio maggiore del nostro.
Già molti messinesi comprano a Catania perché è di moda e per farsi la passeggiata, felici di passare la giornata in una bolgia di ipermercati degni dell’inferno dantesco, non considerando le spese per carburante e mangiar male.
Quel poco di mercato che ci resta vengono i catanesi stessi ad inquinarcelo ed ad imporre le loro regole.
A volte bisognerebbe sforzarsi di più e considerare meglio quello che offre la nostra città, anche perché così fanno gli altri, che hanno un senso di appartenenza al teritorio maggiore del nostro.
i nomi svelate i nomi di questi esercenti, così non andremo a comprare più….
i nomi svelate i nomi di questi esercenti, così non andremo a comprare più….
Mamma mia che novità:
la prassi (soprattutto nel viale s. Martino settore abbigliamento) è: contratto part time da 1400 euro circa, paga 350-400…lo sanno tutti
Mamma mia che novità:
la prassi (soprattutto nel viale s. Martino settore abbigliamento) è: contratto part time da 1400 euro circa, paga 350-400…lo sanno tutti
Caro dima, sono d’accordo con te, ma ti sei chiesto perchè veniamo colonizzati dai catanesi, Giardina e Taormina compresi?
Caro dima, sono d’accordo con te, ma ti sei chiesto perchè veniamo colonizzati dai catanesi, Giardina e Taormina compresi?
I nomi ci sono nell’articolo…
I nomi ci sono nell’articolo…
E’ un comportamento INFAME oltre che illegale, comune a molti commercianti messinesi, provate a girare tra le commesse a microfono spento. Tra i commercianti urlanti contro tutto e contro tutti, tributi, tasse, mobilità, perfino contro la qualità della vita dei loro clienti, tra questi troverete i protagonisti dell’infame comportamento. Cosa ci aspettavamo in una città dove è quasi inesistente l’ispettorato del lavoro, con un sindacato debole perchè debolissima si alza la sua voce contro questi pseudo commercianti, dove l’INPS non fornisce i dati allarmanti dei contributi versati, c’è solo da augurarsi che la GUARDIA DI FINANZA agisca al più presto, altrimenti invece di commesse avremo delle sventurate senza pensione. Un plauso alle grandi catene di negozi commerciali, i loro commessi sono persone che guardano al futuro con ottimismo.
E’ un comportamento INFAME oltre che illegale, comune a molti commercianti messinesi, provate a girare tra le commesse a microfono spento. Tra i commercianti urlanti contro tutto e contro tutti, tributi, tasse, mobilità, perfino contro la qualità della vita dei loro clienti, tra questi troverete i protagonisti dell’infame comportamento. Cosa ci aspettavamo in una città dove è quasi inesistente l’ispettorato del lavoro, con un sindacato debole perchè debolissima si alza la sua voce contro questi pseudo commercianti, dove l’INPS non fornisce i dati allarmanti dei contributi versati, c’è solo da augurarsi che la GUARDIA DI FINANZA agisca al più presto, altrimenti invece di commesse avremo delle sventurate senza pensione. Un plauso alle grandi catene di negozi commerciali, i loro commessi sono persone che guardano al futuro con ottimismo.