Il sequestro dell’area, convalidato dall’Autorità Giudiziaria, si è reso oltremodo necessario per evitare ulteriori gravi conseguenze.
Compariva come area “destinata ad attività agricola” ma in realtà era un deposito di macchine fuori uso, rottami ferrosi, rifiuti speciali, materiali plastici e parti di mezzi destinate al recupero. E’ finita sotto sequestro un’area di circa mille medri quadri, ricadente nel territorio di Furci Siculo.
A mettere i sigilli sono stati i finanzieri della Stazione Navale di Messina, ai comandi del Colonnello Salvatore Valea, nel corso di un’attività specifica a tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Dopo aver verificato le condizioni ambientali, gli inquirenti hanno accertato che tutti i materiali erano malamente accatastati e a diretto contatto con il suolo. Poiché questo era privo di impermeabilizzazione, convogliamento e trattamento delle acque meteoriche, il maggior pericolo era quello una contaminazione.
Per questo il sequestro dell’area, convalidato dall’Autorità Giudiziaria, si è reso oltremodo necessario per evitare ulteriori gravi conseguenze.
Secondo quanto dichiarato, gli accertamenti tecnici sull’area oggetto del sequestro proseguiranno anche con l’aiuto di altri enti ed al responsabile verrà intimato di ripristinare lo stato originario del suolo stesso. (Ve. Cro.)