Buoni numeri nei tre giorni di esposizione. D’Amore: “Ottima qualità dei temi proposti”

Buoni numeri nei tre giorni di esposizione. D’Amore: “Ottima qualità dei temi proposti”

Bianca Favaloro

Buoni numeri nei tre giorni di esposizione. D’Amore: “Ottima qualità dei temi proposti”

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domenica 22 Maggio 2011 - 22:01

Secondo gli organizzatori in oltre ventimila hanno visitato la cittadella fieristica. Il commissario dell'Ente: "Un successo che conferma la validità della rassegna che si presentava come numero zero"

Oltre ventimila presenze nei tre giorni della prima fiera “Nautica dello Stretto” sono la conferma che Messina deve insistere nel ritrovare il suo sbocco economico naturale nell’affaccio a mare. I numeri della kermesse non lasciano dubbi sulla riuscita della manifestazione “che pur proponendosi come un numero zero – ha confermato il commissario della Fiera di Messina, Fabio D’Amore – ha ugualmente impressionato per la qualità dell’offerta sia culturale che commerciale e per la risposta data dai visitatori, che sopratutto nelle giornate di sabato e domenica hanno riempito il quartiere fieristico peloritano”.

Grande soddisfazione dunque da parte degli organizzatori con in testa Banca Antonello, Camera di Commercio con la sua Azienda speciale (che ha promosso l’Expo) ed ancora l’Istituto Nautico “Caio Duilio”, il CNR-Iamc, l’Acquario di Messina, le Compagnie militari con le mostre tematiche e 0l’associazione locale della Confindustria, rappresentata nei tre giorni della Fiera dal vice presidente Alfredo Schipani.
A dare ancora maggior lustro alla rassegna, la presenza quasi totale dei cantieri navali di Messina e provincia e come ciliegina sulla torta l’esclusiva proposta della prima imbarcazione con motore ibrido, termico diesel ed elettrico, che permette la navigazione in piena autonomia grazie alla possibilità di alimentazione mediante pannelli solari.

La barca presentata nella versioni 10 metri dal cantiere Siciliamare dei fratelli Antonio e Luigi Minissale (distributori per l’Italia meridionale) ha colpito la fantasia dei visitatori ed in un momento di crisi del comparto è apparsa come la risposta “verde” per potersi godere il mare rispettando l’equilibrio del delicato sistema marino. Una “chicca” che ha impreziosito il salone nautico dando anche ai visitatori la possibilità di provare a mare la singolare imbarcazione, ormeggiata nello spazio messo a disposizione dalla Marina del Nettuno.

Ha quindi concluso la 72 ore di “vivi il mare” la sfilata di moda proposta negli spazi dell’ex Irrera a mare, un modo elegante per congedare un evento che ha vissuto sulle ali dell’entusiasmo dei project leader Irene Gitto e Maria Certo e che nei piani dell’Ente fieristico, visti i notevoli risultati ottenuti, si appresta a diventare un appuntamento annuale fisso, con la possibilità di estendere le proposte commerciali anche alla presenza di aziende straniere.

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