Filarmonica Laudamo, nuova stagione all'insegna di tradizione e modernità

Filarmonica Laudamo, nuova stagione all’insegna di tradizione e modernità

Giovanni Francio

Filarmonica Laudamo, nuova stagione all’insegna di tradizione e modernità

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lunedì 01 Ottobre 2018 - 09:00

Si apre la stagione concertistica 2018/19

"La musica è un antidoto all’impoverimento dei sentimenti imperante nella odierna società. Uno strumento fondamentale per elevare la nostra personalità sotto il profilo culturale ma anche spirituale. Sentimenti nobili che condividiamo con le altre associazioni musicali messinesi, l'Accademia Filarmonica e la Vincenzo Bellini". Così il direttore artistico della Filarmonica Laudamo, Luciano Troja, ha aperto alla “Sala Sinopoli” del Teatro Vittorio Emanuele la presentazione della novantottesima Stagione Concertistica.

Il programma della nuova stagione, il cui calendario quest’anno viene proposto in una nuova e rinnovata grafica, efficace ed elegante, a cura dell’Accademia Belle Arti di Reggio Calabria, si presenta fondamentalmente all’insegna della tradizione, con tuttavia diverse interessanti digressioni, che rivolgono lo sguardo alla musica contemporanea ed alla sperimentazione. Si apre in bellezza con il concerto di inaugurazione, che vede protagonista uno dei più importanti pianisti in attività, lo straordinario Alexander Lonquich, già ospite altre volte nelle nostre sale, sempre con strepitoso successo. Il direttore artistico non si è soffermato oltre, dal momento che Lonquich ovviamente non ha bisogno di presentazione, io tuttavia mi soffermo in breve sull’enorme interesse che desta il suo programma, due estremi capolavori assoluti di Beethoven e di Schubert: le visionarie “33 Variazioni su un valzer di Diabelli”, che a mia memoria non sono state mai eseguite a Messina, almeno in tempi recenti, e la splendida “Sonata D. 960” di Schubert, la sua ultima sonata, il suo testamento spirituale riguardo alla musica pianistica. Beethoven, nell’ottica di una graduale preparazione al bicentenario della sua morte (1827-2027), è importante protagonista della stagione, presente in ben quattro concerti: oltre quello inaugurale, assisteremo infatti all’esecuzione della Sonata per violino e pianoforte op. 30 n. 2 da parte dell’affermato Duo Gazzana, della Sonata per violoncello e pianoforte op. 5 n. 2, da parte di Laura Benvenga e Marzia Tramma, e soprattutto, delle ultime due Sonate per pianoforte, che ammireremo nell’esecuzione di uno dei migliori giovani talenti pianistici in circolazione, Filippo Gorini. Altro protagonista assoluto della stagione è Claude Debussy – anche la sua musica presente in quattro concerti – di cui ricorre il centenario della morte (25 marzo 2018) e le cui composizioni, come sottolineato da Troja, hanno apportato una svolta fondamentale per la nascita della musica contemporanea. I ventidue concerti di cui si compone la stagione vedono l’alternarsi di artisti di fama internazionale, come, oltre Lonquist, il violoncellista Giovanni Sollima – che presenterà un programma di assoluta novità, da Bach ad Hendrix, dal titolo “BA-ROCK CELLO 2.0” – Michele Campanella – che si esibirà con l’Orchestra Sinfonica del Consevatorio Corelli, con la quale l’Associazione continua la proficua collaborazione – Richie Beirach – grandissimo pianista jazz che si esibirà con il suo quartetto di nuova istituzione in esclusiva italiana – ad artisti affermati della nostra terra, come, ad es., l’Orchestra da camera Sinfonietta Messina, con solista il clarinettista docente del Conservatorio cittadino Giuseppe Corpina, il Coro Polifonico “Luca Marenzio”, che insieme all’Ensemble di strumenti antichi Orpheus eseguirà un oratorio barocco di Michelangelo Falvetti – musicista calabrese del 600 vissuto a Messina – dal titolo “Il diluvio universale”, l’Orchestra Siciliana di clarinetti, con Domenico Centamore nel ruolo di narratore del “Pierino e il lupo” di Prokofiev. Un evento particolarmente importante, a proposito di artisti nostrani, avrà luogo il 24 marzo, ove Karl Berger e Ingrid Sertso, fondatori del leggendario “Creative Music Studio di Woodstock”, si esibiranno (rispettivamente come direttore e come vocal) insieme ad un’orchestra composta da musicisti dell’ara dello Stretto, eseguendo musiche proprio di Berger. Anche quest’anno non mancherà la sezione “Accordiacorde”, in collaborazione con E.A.R. Teatro di Messina, otto concerti dedicati prevalentemente al jazz e a nuovi linguaggi musicali, che si terranno il giovedì presso la Sala Laudamo o presso la Sala Sinopoli. Di questi concerti, si segnala in particolare quello del 28 febbraio, a cura del Pannonica Jazz Workshop, che vedrà la celebrazione di un altro grande musicista di cui ricorre il centenario della nascita: Leonard Bernstein, la cui importanza nel campo musicale, come ha sottolineato Troja, è stata a tutto campo, dalla composizione alla direzione artistica, all’esecuzione, alla divulgazione della musica nel mondo.

Il prof. De Dominici, riprendendo la parola per i saluti e i ringraziamenti di rito, ha sottolineato l’attività a fini non commerciali dell’Associazione, per poi passare la parola a Mela Vitale, moglie del compianto Manlio Nicosia, presidente precedente dell’Associazione venuto a mancare lo scorso anno, per un sentito e commosso ringraziamento ai presenti, chiamati “amici”, salutati, fra i sentiti e partecipati appalusi, con le parole apposte proprio da Nicosia al calendario della passata stagione: “La musica non si fermerà”. Appuntamento quindi al 14 ottobre, per l’imperdibile concerto di Alexander Lonquich, e….buona stagione musicale a tutti.

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