Reno Brandoni presenta “Filastrocche per sentirsi grandi”. Un romanzo di formazione, rivolto ai più piccoli, che vuole raccontare la musica e la comunicazione veicolata da essa.
Torniamo a parlare di eccellenze messinesi e lo facciamo raccontando l’ultima fatica del musicista, scrittore e critico musicale Reno Brandoni. Si tratta di un artista attivo nel panorama musicale e letterario da anni, con collaborazioni con personaggi del calibro di con Stefan Grossman, John Renbourn, Duck Baker e Dave Van Rock.
Dopo una trilogia di successo, Reno Brandoni torna a unire letteratura e musica in un romanzo di formazione rivolto ai giovanissimi. “Filastrocche per sentirsi grandi” è un opera narrativa intelligentemente realizzata con l’ausilio di 9 filastrocche realizzate da Maria Elena Rosati e musicale dallo stesso Brandoni in collaborazione con Stefano Nosei. Una lettura interattiva, che strizza l’occhio alle nuove generazioni grazie alla presenza di Qr Code che permetteranno di rileggere in chiave musicale le 9 filastrocche del romanzo.
Sara vive la sua adolescenza in un mondo senza musica, condividendo con il nonno una passione segreta: quella per i vinili. Ascoltati di nascosto, in cuffia, per sfuggire al blocco di tutti i dispositivi elettronici imposto da un moderno software centralizzato, saranno proprio nove misteriosi dischi a condurla attraverso l’enigma che avvolge l’improvvisa scomparsa dell’impareggiabile compagno d’avventure sonore. Insieme a questi, altrettante filastrocche, cantate e suonate: in ciascuna un indizio e un insegnamento, un passo in più verso il mondo dei grandi. Riuscirà Sara a ricongiungersi al nonno, a salvare la musica?
Da anni la mission di Reno Brandoni è quella di far avvicinare bambini e ragazzi alla musica, raccontando i grandi miti del rock e del jazz con l’uso di illustrazioni abbinate al testo. Nel 2017 esce “Il Re del Blues”, dedicato alla misteriosa vita del bluesman Robert Johnson. L’anno successivo escono i libri “Lanotte in cui inventarono il rock”, incentrato sulla vita di Jimi Hendrix, e “Una classica serata jazz”, dove viene raccontato un dialogo immaginario tra Fryderyck Chopin e Michel Petrucciani, mettendo a confronto musica classica e jazz.
“Con questo romanzo –spiega Brandoni- cerco di mettere in correlazione le differenze tra la comunicazione scritta e la comunicazione orale, cerco di porre l’accento sull’importanza di un dialogo a viso aperto piuttosto che, come accade spesso oggi, tramite l’utilizzo di chat e l’ausilio delle emoticon. Le filastrocche contenute nel romanzo rappresentano non solo il primo mezzo utilizzato con i bambini per raccontare qualcosa, ma anche un espediente che permette di rivivere le stesse filastrocche in chiave diversa. Musicate, le filastrocche assumono nuove valenze e divengono quasi un brano per adulti. Cambiando lo strumento narrativo, infatti, cambiano anche i valori assunti dalla narrazione”.
“Filastrocche per sentirsi grandi” è edito da Curci e contiene al suo interno, tra le varie cose, anche i brani “Il sole nasce per tutti” e “Filastrocca alla rovescia” che vedono la partecipazione del trombettista Paolo Fresu.
