Dalla kermesse di Matteo Renzi arrivano idee e proposte. Le sensazioni di chi è lì, Alessandro Russo e Francesco Quero, giovani leve del Pd peloritano
“Prossima fermata: Italia” ha rappresentato il gran debutto. Adesso è il turno del “Big Bang”. Verrebbe da dire, parafrasando Jovanotti, quale sarà il “più grande spettacolo dopo il Big Bang”. Ma fermiamoci al momento. Due i veri comuni denominatori dei due eventi: la stazione “Leopolda” di Firenze e il grande protagonista, il sindaco rottamatore Matteo Renzi. Anche se il vero leit motiv è proprio lo spirito rottamatore rispetto ad una politica vecchia e stantia che non sa più comunicare ai giovani in un momento in cui i giovani, lasciando stare antipatici stereotipi, più che indignati sono spaventati. Mentre si parla di “WikiPd”, di cento proposte per l’Italia, mentre si dà il benservito a Bossi e dal nulla spuntano fuori i Chiamparino e gli Arturo Parisi, mentre fuori ci sono i rifondaroli e chi protesta contro il “Big Bluff Bang”, c’è un po’ di Messina anche alla Leopolda. Ci siamo messi in contatto con Alessandro Russo e Francesco Quero, due delle giovani leve del Pd messinese, entrambi presidenti di Circoscrizione, a Firenze insieme ad un altro “primavera” del partito, Giacomo D’Arrigo, e ad altri ragazzi del Circolo “Pd Libertà”.
«La vecchia stazione Leopolda – ci racconta Russo – è stata riadattata in maniera bellissima. Ci sono migliaia di persone, la manifestazione ha avuto un successo incredibile. E’ chiaro: si sta creando la corrente Renzi per le primarie ed è un segnale importante il fatto che un sindaco come Chiamparino abbia dato il suo appoggio. Lo slogan di questa due giorni, “I dinosauri non si sono estinti da soli”, dice tutto. Si punta su un nuovo impianto generazionale. Forse interverremo anche noi sulla realtà locale, di Messina e della Sicilia. L’aspetto che mi ha colpito di più è che è nato un moto interno al partito che va ben oltre lo schema classico del Pd, da un punto di vista della politica tradizionale si tratta di una forza d’urto non indifferente. Ci sono parole d’ordine decisamente innovative, idee altrettanto innovative sulle aziende municipalizzate, ad esempio, e sulla legge elettorale. Di sicuro è un fenomeno che cresce parecchio».
Impressioni positive anche per Francesco Quero: «Ho la sensazione che qui ci sia la sintesi di quello che poteva e doveva essere l’obiettivo originario del Pd, andare oltre le sterili percentuali 60-40 tra Margherita e Ds. Qui ci sono democratici, oltre la vecchia politica. Certo, il rischio è che i “dinosauri” si possano riciclare, hanno le possibilità di farlo. A Renzi manca ancora una struttura e un radicamento oltre la città di Firenze. A noi, però, interessa il metodo, il secondo passo dovrà essere necessariamente portare dei contenuti. Dalla Leopolda uscirà certamente una piattaforma su cui lavorare. Se Renzi farà il passo di candidarsi alle primarie, sono sicuro che avrà un grosso seguito. Molta gente è stufa, sia a sinistra ma anche non a sinistra, ed è gente che vede in lui un momento di rottura. E’ anche ammaliante, ci sa fare, ed è un fattore che, di questi tempi, non è da sottovalutare. Obama in America ha vinto anche grazie alla sua abilità nel comunicare, soprattutto via Internet. Renzi sta seguendo quel modello».
ma di che cosa andate parlando? qualcuno fra pdl, pd, lega, fli, ecc ecc ecc.. ha per caso chiesto che venga dibattuta in aula la proposta popolare di grillo che vieta ai parlamentari più di due legislature e che non ci siano condannati in parlamento? una cosa normalissima e che dovrebbe essere alla base della politica e della democrazia e invece non ve ne frega un cazzo a nessuno. svekkiamo così intanto… e togliamo tutti i privilegi alla casta e vedrai come finisce la calca per le varie candidature e comizi!!
Giovani promesse crescono