Pronto anche un piano d’intervento per gli associati in risposta alla crisi con nuove linee di credito per le imprese siciliane
500 milioni di finanziamenti alle imprese siciliane, un capitale sociale di 5,5 milioni ed una consistenza dei fondi rischi di oltre 13 milioni di euro sono solo un punto di partenza e non di arrivo. E’ questa la filosofia aziendale di Confeserfidi, evidenziata durante la recente giornata di lavoro dello scorso fine febbraio a Poggio del Sole.
Per il presidente di Confeserfidi, Roberto Giannone, l’intera struttura deve preparasi a nuove sfide, a nuove strategie per continuare a dare un contributo significativo all’economia regionale, specie in un periodo in cui al confidi viene attribuito un ruolo fondamentale per la sopravvivenza di molte piccole e medie imprese. “Il nostro confidi nel corso dei suoi primi dieci anni di attività” – ha spiegato Giannone – “ha dato un contributo significativo alle imprese, soprattutto nel periodo di maggore difficoltà, caratterizzato dall’aumento del costo del denaro e dal fenomeno della contrazione del credito. Quello che abbiamo fatto finora” – ha proseguito il presidente di Confeserfidi – “va ‘resettato’ per continuare a lavorare con la stessa determinazione, responsabilità e voglia di fare inziale. In questa fase avvertiamo l’esigenza di compiere uno sforzo maggiore per essere pronti e ‘adeguati’ alle mutate esigenze di un territorio che, certamente, è cresciuto, così come sono cresciute le esigenze economiche e imprenditoriali dei nostri quasi otto mila associati. In questo senso Confeserfidi ha pensato di diversificare la propria offerta di servizi: non solo facilitare l’accesso al denearo ma offrire una consulenza a 360 gradi alle imprese in modo da aiutarle a razionalizzare e migliorare la gestione finanzaria.”
Un ombrello finanziario più robusto e vantaggioso per le micro, piccole e medie imprese siciliane E’ quanto assicura, quindi, Giannone alle oltre 7 mila imprese associate in questo delicato 2009 per l’economia del paese.
“E’ pronto un piano di intervento” – prosegue il presidente di Confeserfidi – “per sostenere la capacità delle imprese siciliane di investire su se stesse, sulla propria competitività. Saremo noi stessi, senza aspettare gli input, a condurre un lavoro di monitoraggio per avere maggiore contezza delle necessità dei nostri associati in merito agli investimenti ed alla necessità di avere accesso al credito sempre in tempi più rapidi. Offriremo loro linee di credito rinnovate grazie all’accordo operativo che vantiamo con i circa due mila sportelli bancari convenzionati, sparsi in tutta l’isola. Puntiamo a garantire, nel segno della continuità, finanziamenti agevolati con un tasso molto inferiore rispetto a quelli presenti sul mercato; requilibrio finanziario, con il consolidamento a medio termine dei debiti a breve; investimenti produttivi e di sviluppo aziendale; rafforzamento della struttura patrimoniale. In questo momento congiunturale delicato” – aggiunge Giannone – “è quanto mai opportuno prendere per mano le imprese e farle camminare fuori dal tunnel della crisi. In questo senso ci sono già dei segnali incoraggianti che provengono dal mercato del credito. Alle difficoltà della congiuntura, al rallentamento del ciclo economico, bisogna reagire impugnando saldamente i remi. Il sistema produttivo siciliano” – conclude il presidente di Confeserfidi – “dev’essere fedele a sé stesso e, come da sua caratteristica, investire sia per rimanere competitivo sui mercati, italiani ed esteri sia per innovare, cogliendo anche tutti i vantaggi che la tecnologia ci offre. Con questa politica di sostegno, messa a disposizione delle imprese del territorio, il nostro gruppo dimostra, ancora una volta, di essere vicino alle esigenze del sistema produttivo siciliano al quale è storicamente legato. Vogliamo continuare ad essere un attore sociale in grado di accompagnare l’economia locale su percorsi di crescita”.